La nuova stagione del teatro della Cometa di Roma

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Presentata la stagione teatrale 2019/2020 del Teatro della Cometa. Sebbene il momento, teatralmente parlando, non si presenti affatto favorevole ci sono teatri che tuttavia tentano e, come quello di Via del Teatro di Marcello, ci riescono, di mettere in campo tutte le loro risorse per organizzare stagioni sempre più interessanti ed alla portata della vasta platea di spettatori ed appassionati dello spettacolo.

In questa ottica il Teatro della Cometa ha programmato un cartellone vario ed attraente in grado che, ne siamo certi, anche di attrarre nuovi proseliti con rappresentazioni di genere diverso che riusciranno di certo a soddisfare le più ampie esigenze.

La stagione prossima, che va dal 9 ottobre 2018 al 15 aprile 2019, si apre con un lavoro di Alessandro Sena, “Valium”, definita come una commedia anti stress, assai divertente ed animata che, malgrado occupi soltanto ottanta minuti di scena porta in palcoscenico una assai nutrita compagnia di attori tra i quali Marina Galstyan e Francesco Sgro.

Al termine del periodo di rappresentazione di “Valium” ecco pronta una Simona Marchini nei panni di una madre che combatte, insieme con la figlia, la solitudine ed il vuoto esistenziale che le divora; con lei Susy Del Giudice, ottimo completamento di una coppia che farà senz’altro riflettere lo spettatore; il lavoro resterà in programma fino al 10 novembre quando, per il successivo giorno 13, è programmato l’inizio di un ottimo lavoro di Jose Cazeba e Julia Fontana dal titolo sibillino di “7 anni”.

Un periodo necessario a scontare una possibile condanna per un errore commesso che, però, diviene il pretesto per raccontare, tra meschinità e codardia, anche storie di amicizie male interpretate: con la regia di Francesco Frangipane saranno in scena Giorgio Marchesi, Massimiliano Vado, Pierpaolo De Mejo, Serena Iansiti e Arcangelo Iannace. In scena fino al primo dicembre successivo.

Terminato il lavoro di Frangipane si affaccia alla porta una carrellata musicale lungo l’Italia che un cantastorie siciliano interpretato da Tiziano Caputo intraprende con Maria (Agnese Fallongo) un viaggio introspettivo al loro interno attraverso il quale, in forma metaforica, tenteranno di trovare la “grande occasione“ che, però, è alquanto lontana dal concretizzarsi; la rappresentazione di “Fino alle stelle“, diretta da Raffaele Latagliata, inizierà il 4 dicembre e terrà banco fino al 15 dicembre.

Il palcoscenico del piccolo teatro romano, nel periodo natalizio, sarà impegnato con un’opera di Peppino De Filippo, “Non è vero ma ci credo”, una tragedia “ ….tutta da ridere“, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili che rappresentano in qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte “: novanta minuti di ottimo teatro tutti sulle spalle di Enzo Decaro con la regia di Leo Muscato. Temine dalla rappresentazione il 12 gennaio 2020.

Dal 15 gennaio è di scena il genere “burlesque” che, mixato con il

“Cabaret”si propone di dare vita ad viaggio nella poetica di Aristofane: Stefano Artissunch è il regista di “Lisistrata”, personaggio al quale Gaia De Laurentiis donerà l’impronta di una madre che, per risolvere la guerra tra spartani ed ateniesi, incita le altre madri allo sciopero del sesso: un atteggiamento polemico non esente da una tragica comicità per un lavoro che resterà in palcoscenico fino al 26 gennaio.

Lo spettacolo sarà seguito da una bella storia d’amore di Pierre Palmade e Muriel Robin, comune a tante altre colma di dialoghi urticanti ma anche divertenti che fanno tornare allo spettatore la innamorarsi ancora perché “…..l’amore ti acchiappa, ti stordisce e vince sempre”.

Questo lavoro che andrà in scena dal 29 gennaio al 16 febbraio per la regia di Siddharta Prestinari vede come attori protagonisti Pino Insegno e Alessia Navarro.

Ad esso farà seguito, a partire dal 19 febbraio e fino al successivo 1 marzo, “Neanche il tempo di piacersi”, di Marco Falaguasta, Alessandro Mancini e Tiziana Foschi con il quale lo stesso Falaguasta, diretto dalla coautrice, riflette sugli attuali cinquantenni e sui loro ricordi degli anni ’80: novanta minuti densi di ricordi, di nostalgie che certamente attrarranno l’attenzione del pubblico di mezza età.

Il tempo di allestire le scenografie ed ecco, il 4 marzo, andare in scena “Il Test“, una commedia graffiante ed ironica di Jordi Vallerio con Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi e Roberto Ciufoli, che ne cura anche la regia, e che si presenta con una domanda di fondo: cosa preferiresti: centomila euro subito o un milione fra dieci anni? La domanda si porrà per gli spettatori fino al 22 marzo.

Giallo all’inglese invece a partire dal 15 aprile per Marco Zadra, Marco Morandi e Marco Spampy interpreti di un lavoro dello stesso Zadra (anche regista) dal titolo “Il Mistero del Calzino Bucato”, una serie di delitti e colpi di scena, ambientata in una tipica casa inglese abitata da strani personaggi tra i quali l’immancabile maggiordomo…..

In palcoscenico fino al 10 maggio, giorno in cui termina la stagione del teatro diretto da Giorgio Barattolo all’interno del quale, da ottobre ad aprile, nel foyer; vengono organizzati salotti di genere culturale comprendenti singoli ragionamenti, qualche singola performance, conversazioni ed anche incontri food allo scopo di contribuire alla socializzazione tanto degli abituali spettatori che alla acquisizione di nuovi adepti.

Andrea Gentili

 

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