Michele Gabriele alla Fondazione Pini

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Alla Fondazione Pini di Milano fino al 31 gennaio 2017 si potrà vedere nelle vetrine della casa museo una realizzazione specificatamente creata per il luogo del giovane artista contemporaneo Michele Gabriele. E’ la prima volta che questo avviene e si deve al noto artista Adrian Paci che è entrato nel comitato scientifico volendo promuovere l’impegno verso i più giovani. E’ in collaborazione con Artist Run Project /77.

Michele Gabriele The Missing Link 2016 dettaglio

Grazie ad Adrian Paci che ha messo in contatto Artist Run Project/77 e la Fondazione Pini, questa ha deciso di ampliare il suo interesse verso il lavoro di giovani artisti contemporanei. E’ nata quindi quest’esposizione site specific per mostrare gli interventi di Michele Gabriele nelle tre vetrine di separazione della casa museo con altrettante sculture composte da materiali organici e oggetti di uso comune.

 

 

 

 

Michele Gabriele The Missing Link 2016 vetrina centrale

Questa commistione fa perdere loro la funzione di base per renderle oggetti immaginari che creano un ambiente del tutto diverso da quello primario senza essere inseriti né in uno spazio, né in alcun tempo particolare. L’artista infatti, come dichiarato in molte interviste, impiega il tempo per ogni realizzazione scultorea.

 

 

 

 

 

Michele Gabriele The Missing Link 2016 vetrina 1

Michele Gabriele espone in ciascuna delle vetrine un’opera che sta tra l’imbalsamazionemai realizzata nel secolo scorso e la tecnologia di macchinari medici contemporanei, volendo così creare un immaginario da fantascienza.  Infatti la stessa connotazione storica della casa museo lo ha fatto riflettere sul percorso della sua ricerca rielaborando idee adottate in passato che lo hanno portato a ragionare sullo sviluppo del suo futuro impegno.

 

 

 

 

Michele Gabriele The Missing Link 2016 vetrina n.3

L’artista ha dichiarato al riguardo” Partendo dalle vetrine della Fondazione Adolfo Prini, il mio è un tentativo di spostarmi quanto più in avanti e indietro nel tempo, trasformando lo spazio stesso in un onirico ambiguo paradosso spazio temporale. Immagino l’installazione come un trittico immobile ma in tensione. E ancora” Le opere si mostreranno come reliquie di loro stesse e allo stesso tempo come proiezioni del futuro.”.
Michele Gabriele ha studiato all’Accademia di Brera a Milano diplomandosi nel 2003. Ha avuto molte mostre anche internazionali.

Savina Fermi

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