Mutandine al teatro dei Servi

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Mutandine al teatro dei Servi

Mutandine al teatro dei Servi. Solo per due sere, è andata in scena in questo teatro capitolino, l’originale e divertente commedia di Cinzia Berni, per la regia di Francesca Nunzi.  

Mutandine al teatro dei Servi

Mutandine al teatro dei ServiMutandine al teatro dei Servi. Solo per due sere, è andata in scena in questo teatro capitolino, l’originale e divertente commedia di Cinzia Berni, per la regia di Francesca Nunzi.

Mutandine di e con Cinzia Berni

Mutandine al teatro dei ServiLa pièce non è certo scoppiettante, come riporta la brochure che la pubblicizza. Non si ride con battute al fulmicotone, ma si sorride ascoltando battute e concetti già conosciuti e scontati che, magari, fa piacere ripassare. Con la scusa di un trasloco, la protagonista ci fa percorrere un itinerario attraverso il racconto di amori, matrimoni, tradimenti, relazioni tra uomini e donne.

Un monologo divertente che invita alla riflessione

Mutandine al teatro dei ServiIn un’ora e poco più Cinzia Berni sola in scena e sul palco tanti scatoloni, pronta per un trasloco, racconta la sua vita tra ricordi, delusioni e oggetti, forse alcuni inutili, raccolti durante i suoi tanti viaggi, il tutto narrato in maniera irresistibile e divertente, con qualche piccola riflessione.

La vita dell’autrice in monologo ricco di ironia tagliente

Mutandine al teatro dei ServiCon un’ironia tagliente come la Berni sa regalare al pubblico, il monologo racconta le varie tappe della sua esistenza dimostrando che, a volte, anche le sconfitte possono essere positive. Così il trasloco diventa quasi una metafora per un cambiamento: tra imballaggi e scatoloni da chiudere e alcuni ancora da riempire, si lasciano dietro di noi tranche di passato per fare spazio ad una nuova casa, ma anche ad una nuova vita o a nuove occasioni da realizzare. Superata la separazione ma anche lo stress del trasloco, terzo stress dopo lutti e divorzi, si può ripartire con una marcia in più, lasciandoci sorprendere dagli imprevisti della vita.

A teatro con Cinzia Berni per una serata leggera 

Come dicevamo, si sorride, non si ride a crepapelle, ci si riconosce nelle battute, alcune anche prevedibili, ma soprattutto una volta fuori dal teatro, ci si sente più leggeri, e si continua a sorridere su ciò che abbiamo sentito.

Giancarlo Leone

 

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