Giuseppe Penone alla Galleria Borghese. Sino al 28 Maggio 2023 la Galleria Borghese di Roma, presenta nei suoi spazi esterni, una mostra dedicata al più importante artista dell’Arte Povera . L’esposizione che si intitola Giuseppe Penone. Gesti universali, presenta oltre trenta opere realizzate tra gli anni Settanta e i primi anni Duemila. La mostra è a cura di Francesco Stocchi.
Giuseppe Penone alla Galleria Borghese
Giuseppe Penone è noto in Europa, in Francia in particolare dove ha esposto invitato in luoghi istituzionali, l’ultimo in ordine di tempo il Centre George Pompidou di Parigi. E’ artista molto conosciuto in Giappone, Stati Uniti, dove ha esposto in luoghi istituzionali, essendo considerato un vero Maestro dell’Arte povera.
L’esposizione offre una nuova lettura di quel rapporto tra paesaggio e scultura
L’esposizione parte dalla ricerca di qualcosa che non è presente negli splendidi spazi della Galleria, offrendo una nuova lettura di quel rapporto tra paesaggio e scultura che la statuaria antica presente nella collezione del museo, racconta secondo canoni classici. Un percorso che si pone in perfetta continuità con le ricerche sul rapporto tra Arte e Natura che caratterizzano la direzione di Francesca Cappelletti.
In mostra oltre trenta opere di Giuseppe Penone
Giuseppe Penone. Gesti Universali non propone alcun confronto ma presenta opere scelte come “riflesso” rispetto all’ambiente, offrendo un “completamento” di elementi: nelle sale caratterizzate da un tripudio di marmi, sculture e decorazioni – magnifiche rappresentazioni del mondo minerale – Penone aggiunge un innesto organico di foglie, cuoio, legno che collega e definisce i due universi.
Nei Giardini invece, l’integrazione guarda al mondo dei metalli, con sculture in bronzo che dialogano con la ricca vegetazione circostante, arricchita da circa quaranta nuove piante in vaso chiamate a sorreggere alcune opere.
Un percorso espositivo molto interessante
Il percorso espositivo comprende nuclei di opere meno note o iconograficamente poco associate al lavoro di Penone, come Sguardo vegetale, e altre esposte per la prima volta in gruppi tematici – Soffio di foglie e Respirare l’ombra – inserite nello spazio come presenze autonome e originali. Nell’assenza di mitologia dei lavori di Penone, la narrazione sposta il suo asse, e il rapporto tra tempo naturale e passato storico dà vita a un nuovo presente incerto.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa
“Questa mostra è un dialogo tra oggetti che esprimono dei pensieri di epoche diverse ma che hanno come filo conduttore comune il rapporto tra l’uomo e la materia che lo circonda. Questo avviene nell’azione che produce l’opera e che accomuna le opere della Galleria Borghese con la realtà di oggi. Solo attraverso una riflessione con i materiali e con lo spirito che ha sviluppato quelle forme d’arte, si può creare un dialogo che non è un confronto ma un tentativo di porre l’attenzione su dei valori che si possono ritenere condivisi.” afferma Giuseppe Penone.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa con un’intervista all’artista di Francesco Stocchi e un saggio di Andrea Cortellessa.
Anna Camia