Boccioni prima del Futurismo

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Boccioni prima del Futurismo alla Fondazione Magnani-Rocca, Mamiano di Traversetolo

Boccioni prima del Futurismo. La Fondazione Magnani-Rocca, sino al 10 dicembre 2023 nella sede di Mamiano di Traversetolo, dedica a Umberto Boccioni una grande mostra con quasi duecento opere in visione. L’ esposizione è a cura di Virginia Baradel, Niccolò D’Agati, Francesco Parisi, Stefano Roffi.

Boccioni prima del Futurismo

Boccioni prima del Futurismo
Umberto-Boccioni-Ritratto-della-sorella-1904-olio-su-tela-Venezia-Ca-Pesaro

Boccioni prima del Futurismo. La Fondazione Magnani-Rocca sino al 10 dicembre 2023nella sede di Mamiano di Traversetolo presso Parma dedica a Umberto Boccioni una grande mostra. L’esposizione si articola in tre sezioni geografiche legate alle tre città che hanno rappresentato punti di riferimento formativi per l’artista: Roma, Venezia e Milano, curate rispettivamente da Francesco Parisi, Virginia Baradel e Niccolò D’Agati.

La mostra si sofferma sulla figura del giovane Boccioni e sugli anni della formazione

Boccioni prima del Futurismo
Umberto-Boccioni-Autoritratto-1908-olio-su-tela-Milano-Pinacoteca-di-Brera

La mostra si sofferma sulla figura del giovane Boccioni e sugli anni della formazione affrontando i diversi momenti della sua attività, dalla primissima esperienza a Roma, a partire dal 1899, sino agli esiti pittorici immediatamente precedenti l’elaborazione del Manifesto dei pittori futuristi nella primavera del 1910. Un decennio fondamentale in cui Boccioni sperimenta tecniche e stili alla ricerca di un linguaggio originale e attento agli stimoli delle nascenti avanguardie. La mostra intende non solo documentare il carattere eterogeneo della produzione boccioniana, ma soprattutto ricostruire i contesti artistici e culturali nei quali l’artista operava.

L’esposizione ricostruisce i contesti in cui giovane ha operato nella sua formazione artistica

 

Boccioni prima del Futurismo
Umberto-Boccioni-Il-romanzo-di-una-cucitrice-1908-olio-su-tela.

Viene così fatta luce sulle vicende artistiche tra il 1902 e il 1910, offrendo un panorama più ampio su un periodo fondamentale per l’attività di Boccioni che permette di porre in prospettiva lo svolgersi della sua ricerca.
L’obiettivo, diversamente da quanto spesso accade nelle rassegne dedicate alla parabola divisionismo-futurismo, è quello di seguire la formazione boccioniana, al di fuori di una logica deterministica legata all’approdo al futurismo, ma di cogliere la definizione di un linguaggio e di una posizione estetica in rapporto alle coeve ricerche, che si strutturavano e che caratterizzavano, i contesti coi quali l’Artista entrò in contatto.

La prima sezione è dedicata al periodo romano

Boccioni prima del Futurismo
Umberto-Boccioni-Ritratto-della-Signora-Maffi-1910-acquerello-e-matita-su-carta.-Galleria-dello-Scudo-Verona.

La prima sezione della mostra è dedicata al periodo romano. Qui Umberto Boccioni fu introdotto da Giacomo Balla alla nuova tecnica divisionista e incontrò intellettuali ed artisti, le cui personalità stimolarono la sua creatività, come Sartorio, Balla, Prini, Ferenzona, Sironi. In questo periodo Boccioni non si avvicinò solo alla pittura, ma anche all’illustrazione commerciale – la réclame – che rappresentava come prodotto artistico.

Boccioni prima del Futurismo
Umberto-Boccioni-Nudo-di-spalle-Controluce-1909-olio-su-tela.

A documentare questo percorso, sono esposte alcune delle opere a olio su tela più note della prima produzione dell’artista, come Campagna romana del 1903 (MASI, Lugano), Ritratto della sorella del 1904 (collezione privata, in deposito presso Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia), Ritratto della signora Virginia del 1905 (Museo del Novecento, Milano), Ritratto del dottor Achille Tian del 1907 (Fondazione Cariverona), La madre del 1907 (collezione privata), Autoritratto del 1908 (Pinacoteca di Brera, Milano), Il romanzo della cucitrice del 1908 (Collezione Barilla di Arte Moderna), Controluce del 1909 (Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto), Ritratto di gentiluomo del 1909 (collezione privata), Contadino al lavoro del 1909 (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma), Ritratto di Fiammetta Sarfatti del 1911 (collezione privata) nonché tempere, incisioni, disegni.

La seconda al periodo veneziano

Boccioni prima del Futurismo
Umberto-Boccioni-Ritratto-di-giovane-donna-1907-1908-pastello-su-tela.-Collezione-privata.

La seconda sezione è dedicata al periodo veneziano. Il secondo approdo della formazione boccioniana è rappresentato dai soggiorni padovani e dal soggiorno veneziano, che coincide con la Biennale del 1907. Questa sezione intende mettere a fuoco tanto il progredire della pittura di Boccioni, quanto la posizione estetica dell’artista rispetto a ciò che ha modo di osservare e conoscere a Venezia. Trovano posto in questa sezione alcune delle più importanti opere eseguite a Padova prima e dopo il soggiorno parigino del 1906. Riguarda il periodo veneziano, anche il focus presente nella mostra relativo all’avvicinamento dell’artista al mondo dell’incisione, sotto la guida di Alessandro Zezzos.

La terza sezione è dedicata al periodo milanese

Boccioni prima del Futurismo
Giovanni-Sottocornola-Mariuccia-1903-pastello-su-carta.

Il terzo momento fondamentale della formazione boccioniana è rappresentato dall’arrivo a Milano. In mostra si accostano le opere di Boccioni a quelle degli artisti maggiormente influenti nella Milano di inizio secolo, in particolare dei maestri storici del divisionismo locale, da Longoni a Sottocornola e Morbelli, da Segantini a Previati. Nel ricostruire il percorso, centrato attorno al superamento della posizione naturalista di partenza in mostra c’è una selezione di opere che, spaziando dall’illustrazione al disegno sino alla pittura, ripercorre attraverso dei nuclei tematici, la definizione di una impronta personale, che rispecchia la tensione verso l’Idea manifestata da Boccioni nei suoi scritti giovanili.

L’esposizione ha un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore 

La mostra ha un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore comprendente i saggi dei curatori e contributi scientifici, che ne fanno un valido strumento di consultazione e un aggiornamento sugli studi boccioniani.

Anna Camia

 

 

 

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