La Mostra Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Catanese, presenta 27 opere del Maestro bolognese, acquisite dai collezionisti sin anni sessanta del novecento. L’esposizione è visitabile sino al 26 febbraio.
Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Catanese
![Veduta della Collezione Catanese Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Antonio e Matilde Catanese](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2023/01/1b-Collezione_Catanese_veduta.jpg?resize=381%2C288&ssl=1)
La Mostra Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Antonio e Matilde Catanese contiene opere di questa importante collezione, che rappresentano, come sostenuto dalla curatrice Mariella Gnani: “ un microcosmo esemplare per decifrare intendere l’attività di Morandi”. Una raccolta, quella della Collezione Catanese che copre quasi tutti gli anni dell’attività del Maestro di Bologna, e che affronta tutte le tecniche e i temi da lui trattati.
Il percorso espositivo della mostra di Bologna
![Giorgio Morandi Autoritratto olio su tela 44x 35 cm Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Antonio e Matilde Catanese](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2023/01/2b-4.jpg?resize=325%2C407&ssl=1)
Il percorso espositivo al Museo Morandi inizia con il raro Autoritratto giovanile del 1914, opera di grande importanza, che prese parte alla Golden Gate International Exposition del 1939 a San Francisco. La mostra prosegue con una sfilata di nature morte, fiori, paesaggi, tra il 1918 e il 1959.
Sono presenti oltre dieci lavori tra oli e acquerelli aventi per soggetto i fiori, tanto cari al Maestro, a partire dal 1918.
Il tema della natura morta per Morandi
![Giorgio Morandi Fiori 1918 Acqurello su carta 41x 29 cm Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Antonio e Matilde Catanese](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2023/01/3b-1.jpg?resize=289%2C451&ssl=1)
Il tema della natura morta declinato in pittura ed incisione, si sviluppa in parallelo a quello dei paesaggi, tra cui compare il dipinto La strada bianca, realizzato a Grizzana e ripreso in alcune varianti nel 1939 e nel 1941.
Gran parte delle opere esposte vantano una storia collezionistica degna di rilievo: ne sono un esempio il Paesaggio, 1941 (V. 329) transitato dall’importante raccolta di Pietro Feroldi a quella di Gianni Mattioli e successivamente pervenuto in quella dei coniugi Plaza, i Fiori citati, già di collezione Jucker, o ancora la Natura morta, 1940 (V. 260), già nella collezione Rockefeller.
Parte integrante e significativa della esposizione è una selezione di acqueforti
![Giorgio Morandi Natura morta 1940 olio su tela 45x48 cm Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Antonio e Matilde Catanese](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2023/01/4b-V.259.jpg?resize=377%2C314&ssl=1)
Parte integrante e significativa della esposizione è una selezione di acqueforti, tecnica che il Maestro bolognese, pratica da autodidatta in modo esemplare, e che considerò sempre come un linguaggio parallelo alla pittura, come evidenziato dalla sue celebri parole: “ dipingo e incido paesi e nature morte”.
La mostra è accompagnata da una pubblicazione con testi critici
![Giorgio Morandi Natura morta olio su tela 35x45 cm Giorgio Morandi. Opere dalla Collezione Antonio e Matilde Catanese](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2023/01/5b-V.695.jpg?resize=362%2C283&ssl=1)
La mostra è accompagnata da una pubblicazione edita da Silvana Editoriale, con testi critici di Mariella Gnani, Maria Cristina Bandera, Luca Cecchetto, Federica Bucolini, Paolo Triolo, Sabrina Burattini, Laura Valentini, e le schede delle 90 opere appartenenti alla collezione Catanese a cura di Stella Seitun.
Anna Camia