Eternamente Franco Califano: intervista a Gianfranco Butinar

0
Gianfranco Butinar 80 Nostalgia di Califano

Ha imitato oltre 100 personaggi, specialmente dello sport, ma il suo cavallo di battaglia è certamente il grande Franco Califano a cui ha dedicato un bel tributo, 80 nostalgia di Califano. Stiamo parlando di Gianfranco Butinar che sabato prossimo 9 luglio, prima della pausa estiva, chiuderà la prima parte della Rassegna Il Quirino in Galleria. Visum ha intervistato Gianfranco Butinar.

Ha imitato oltre 100 personaggi, specialmente dello sport, ma il suo cavallo di battaglia è certamente il grande Franco Califano a cui ha dedicato un bel tributo, 80 nostalgia di Califano. Stiamo parlando di Gianfranco Butinar che sabato prossimo 9 luglio, prima della pausa estiva, chiuderà la prima parte della Rassegna Il Quirino in Galleria. Sarà un concerto emozionante, per ricordare il grande Califfo, che vedrà Gianfranco Butinar come cantante, accompagnato da musicisti Stefano Scartocci al pianoforte, Eric Daniel al sax e flauto, Giandomenico Anellino alla chitarra. Visum ha intervistato Gianfranco Butinar.

Gianfranco Butinar – intervista

Gianfranco, tu sei un attore e un imitatore, meglio un imitattore, con una passione per Franco Califano. Come nasce il tutto?

Imitattore è un termine che ha coniato Piero Chiambretti. No, non sono un imitatore di Franco Califano, Diciamo che l’ho assorbito visceralmente, mi sento un figlioccio, con cui ho vissuto 22 anni tra palco ed intima amicizia. La mia non è una vera e propria imitazione del Maestro, in fondo Califano è il miglior esecutore di sé stesso”.

Gianfranco Butinar intervistaQuale è stata la prima cosa che ti disse Califano quando ti conobbe?

Sei un fenomeno. Ma ancora non l’avevo imitato. Aveva visto delle mie imitazioni e gli ero piaciuto. E da allora è iniziata la nostra amicizia; mi invitò nella sua villa a Fregene per farmi sentire nuove canzoni, parlammo di idee per nuove canzoni e così via”.

Gianfranco Butinar intervista QuirinoTi senti un po’ il suo alter ego?

Assolutamente no. E’ troppo impegnativo. Di Califano ce n’era e ce n’è solo uno. In 22 anni di amicizia, di confidenze, ho appreso quello che c’era da apprendere. Era una persona vera, unica, da cui ho assorbito tanto”.

 

Hai anche interpretato un film sulla vita di Califano?

Sì, il titolo era Non escludo il ritorno, la stessa frase scritta sulla sua tomba. Per me è stato un onore interpretare la sua dimensione umana e artistica e credo di aver superato la prova, nonostante le difficoltà del film che è stato fatto con pochi soldi e pochi mezzi. E’ stata un’esperienza magnifica nonostante io non ami il cinema”.

 

Gianfranco Butinar – Cosa hai in comune con il Califfo?

L’amore per l’Inter, il piacere per il bello, per l’arte, per le donne, anche se nessuno può spodestare il ruolo di mia madre e di mia figlia”.

 

Il complimento più bello che hai ricevuto per questo recital?

Di complimenti ne ho avuti tanti, come anche attestati di stima. Però ciò che mi ha fatto più piacere è che molti non conoscevano delle canzoni di Califano, oppure le conoscevano ma non pensavano che fossero di Califano. Con questo recital faccio conoscere canzoni note e meno conosciute del Maestro, per far tornare a lui un’effimera parte dell’oceano che gli è stato tolto in vita. In fondo Califano era un agnello con la pelle da orso, dotato di una galanteria unica”.

Quali canzoni ascolteremo sabato sera?

Tutti i suoi successi e anche quelle canzoni meno conosciute. In più presenterò un inedito brano, trovato nei suoi cassetti, intitolato Idee Folli. Sono riuscito a riunire l’accoppiata Califano – Del Giudice, con l’arrangiamento fatto dal pianista Stefano Scartocci che ha completato l’opera. Questo inedito, custodito nel cassetto e scritto dal Califfo, va ascoltato nella sua interezza”.

Quale fra le canzoni che esegui ti emoziona di più?

Dipende dal periodo in cui uno si rispecchia. Oggi potrei dire Bimba mia, oppure Appunti sull’anima, un brano poco conosciuto. Magari domani dirò un altro titolo”.

I tuoi prossimi impegni?

“Porterò questo recital al Sistina il prossimo anno. E poi ho in preparazione un album con i vecchi successi di Califano, ma anche degli inediti, rimasti chiusi in qualche cassetto, e anche brani di altri cantautori; uno che amava era Umberto Bindi”.

Anche a questo spettacolo sarà abbinata una proposta gastronomica da parte del bistrot “Angolo Sciarra”, gioiello del Teatro Quirino, firmata dallo chef Massimo Borrutzu.

Giancarlo Leone   

Nessun commento