The Role of the Rug in Arts Crafts and Design

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The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design Allestimento della mostra alla Gnam di Roma

The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design” è il titolo della mostra, che si è aperta il 22 marzo e resterà visibile fino al 4 settembre 2022, nella Sala delle Colonne della Gnam di Roma. La mostra è a cura del designer spagnolo Marti Guixè e della fotografa tedesca Inga Knolke

The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design Allestimento della mostra alla Gnam di Roma

The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design”. Vedere tappeti e arazzi di artisti del primo e secondo novecento, visti in ambiti più concettuali, è l’obbiettivo che intendono perseguire i due curatori, che lo perseguono esponendo circa 80 opere, nella Sala delle colonne della Gnam di Roma, concepite come un’unica installazione.

 

The Role of the Rug in Arts, Crafts, and Design

The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design Allestimento della mostra alla Gnam di Roma

 

Bisogna iniziare a vedere le realizzazioni di artisti non dal punto di vista osservativo, ma dal punto di vista concettuale, perché i meccanismi della creatività che si intrecciano nel cervello quando si dà vita a un’opera d’arte, sono molto complessi e interconnessi.

 

Tappetti a razzi del ‘900 visti in modo concettuale

The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design Allestimento della mostra alla Gnam di Roma

Una lettura anche affascinante e dirompente, del mondo interconnesso in cui si vive e che dà vita al processo cognitivo e creativo. Si inizia con le opere di Carla Accardi, Gastone Novelli, Bice Lazzari, Antonio Sanfilippo, per passare a opere di Renata Boero, Mappa di Alighiero Boetti, Sole Scucito di Maria Lai, i colleges di Edmondo Chillida, Max Buicaille e Jirì Kolar, fino ai design di Enrico Sottsass.

 

Le ottanta opere nella Sala Centrale e in quella della Colonne della Gnam viste come una sola installazione

The Role of the Rug in Arts, Crafts and Design Allestimento della mostra alla Gnam di Roma

 

Le opere appartengono a quella che si potrebbe ora chiamare GNAMeC e occupano non solo la sala delle Colonne, ma anche il Salone Centrale. Ci si può quindi, ben rendere conto, della possibilità che dà la vista di questa mostra per percepire una visione concettuale e non solo lineare delle creazioni degli artisti.

Anna Camia

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