![0Vaso ateniese da simposio a figure rosse particolare](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2020/11/0Vaso-ateniese-da-simposio-a-figure-rosse-particolare.jpg?resize=696%2C464&ssl=1)
Nel Museo Nazionale Archeologico di Firenze fino al 30 giugno 2021 c’è la mostra “Tesori delle Terre d’Etruria” che presenta la collezione dei conti Passerini,patrizi di Firenze e Corona. Esposta dopo 150 anni interamente nei suoi nuclei principali di antichità etrusche e greche, ora temporaneamente chiusa per Covid-19.
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krisis il giudizio per l’assegnazione delle ami del defunto Achille ad
Aiace o a Ulisse, al campo di battaglia a Tirso. Opera tarda del pittore
della Dokimasia 400-670 a.C.
La collezione le cui opere erano conservate da 150 anni nei depositi è stata completata da una cospicua donazione di una donatrice fiorentina ai Carabinieri del Nucleo Tutela e Patrimonio Culturale di Firenze, patrimonio che comprende ora ben 82 antichità etrusca e greche. Il conte Passerini, figlio del famoso Pietro Passerini da Cortona, oltre ad essere un agronomo di chiara fama proprietario e fondatore dell’Istituto Agronomico di Scandicci e aver selezionato la razza Chianina nelle sue fattorie in Val di Chiana, fu sempre un appassionato di antichità fin da ragazzo.
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mostra tesori delle Terre e d’Etruria
I primi reperti sono etruschi e provengono da una trentina di tombe etrusche rinvenuti nei suoi possedimenti di Bettolle e Sinalunga, e da una sessantina di tombe e dalla collina di Lorario della Chiana, nel 1887. La sua collezione comprendeva almeno 400 vasi senza tener conto di ossi, avori, un gran numero di oggetti domestici e funerari in bronzo, vasi da dispensa e da commercio, da miele e vasi per derrate, che hanno contribuito alla conoscenza della lingua etrusca.
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mostra tesori delle Terre e d’Etruria
La collezione ha inoltre un immenso valore perché proviene da un particolare territorio, cioè quello della Val di Chiana che interessa i territori di Chiusi, Siena, Arezzo, che quindi fa conoscere la vita culturale di questi tra VII e I secolo a.C. in particolare quella dell’élite di Chiusi. La mostra è curata da Mario Iozzo del Museo Archeologico Nazionale di Firenze con Maria Rosa Luberto archeologa della Scuola Archeologica Italiana di Atene e il coordinamento generale di Stefano Cascio direttore regionale dei Musei della Toscana. Comprende 293 reperti tra i quali si rilevano vasi ateniesi di grande qualità, alcuni con iconografie rarissime e uno dei più antichi e più importanti vasi etruschi della collezione a figure rosse, un grande Vaso per mescolare l’acqua e il vino impiegato dall’Aristocrazia etrusca nell’Ager Clusinus, territorio dell’antica Chiusi.
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mostra tesori delle Terre e d’Etruria
La mostra è accompagnata da grandi pannelli fotografici che raccontano la storia della collezione. Un’importante app, è stata predisposta scaricabile dal cellulare che in due percorsi racconta la storia articolata e complessa del Museo Nazionale Archeologico di Firenze.
Anna Camia