Tesori delle terre d’Etruria a Firenze

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Vaso ateniese da simposio a figure rosse ( particolare=) I greci discutono sulle armi del defunto Achille Opera tarda del Pittore della Dokimasia 400-670 a.C.

Nel Museo Nazionale Archeologico di Firenze fino al 30 giugno 2021 c’è la mostra “Tesori delle Terre d’Etruria” che presenta la collezione dei conti Passerini,patrizi di Firenze e Corona. Esposta dopo 150 anni interamente nei suoi nuclei principali di antichità etrusche e greche, ora temporaneamente chiusa per Covid-19.

Stannos ( Vaso ateniese da simposio) a figure rosse Scena della opion
krisis il giudizio per l’assegnazione delle ami del defunto Achille ad
Aiace o a Ulisse, al campo di battaglia a Tirso. Opera tarda del pittore
della Dokimasia 400-670 a.C.

 

La collezione le cui opere erano conservate da 150 anni nei depositi è stata completata da una cospicua donazione di una donatrice fiorentina ai Carabinieri del Nucleo Tutela e Patrimonio Culturale di Firenze, patrimonio che comprende ora ben 82 antichità etrusca e greche. Il conte Passerini, figlio del famoso Pietro Passerini da Cortona, oltre ad essere un agronomo di chiara fama proprietario e fondatore dell’Istituto Agronomico di Scandicci e aver selezionato la razza Chianina nelle sue fattorie in Val di Chiana, fu sempre un appassionato di antichità fin da ragazzo.

 

Museo Archeologico Nazionale di Firenze Sala del Nicchio Allestimento
mostra tesori delle Terre e d’Etruria

I primi reperti sono etruschi e provengono da una trentina di tombe etrusche rinvenuti nei suoi possedimenti di Bettolle e Sinalunga, e da una sessantina di tombe e dalla collina di Lorario della Chiana, nel 1887. La sua collezione comprendeva almeno 400 vasi senza tener conto di ossi, avori, un gran numero di oggetti domestici e funerari in bronzo, vasi da dispensa e da commercio, da miele e vasi per derrate, che hanno contribuito alla conoscenza della lingua etrusca.

 

Museo Archeologico Nazionale di Firenze Sala del Nicchio Allestimento
mostra tesori delle Terre e d’Etruria

La collezione ha inoltre un immenso valore perché proviene da un particolare territorio, cioè quello della Val di Chiana che interessa i territori di Chiusi, Siena, Arezzo, che quindi fa conoscere la vita culturale di questi tra VII e I secolo a.C. in particolare quella dell’élite di Chiusi. La mostra è curata da Mario Iozzo del Museo Archeologico Nazionale di Firenze con Maria Rosa Luberto archeologa della Scuola Archeologica Italiana di Atene e il coordinamento generale di Stefano Cascio direttore regionale dei Musei della Toscana. Comprende 293 reperti tra i quali si rilevano vasi ateniesi di grande qualità, alcuni con iconografie rarissime e uno dei più antichi e più importanti vasi etruschi della collezione a figure rosse, un grande Vaso per mescolare l’acqua e il vino impiegato dall’Aristocrazia etrusca nell’Ager Clusinus, territorio dell’antica Chiusi. 

Museo Archeologico Nazionale di Firenze Sala del Nicchio Allestimento
mostra tesori delle Terre e d’Etruria

La mostra è accompagnata da grandi pannelli fotografici che raccontano la storia della collezione. Un’importante app, è stata predisposta scaricabile dal cellulare che in due percorsi racconta la storia articolata e complessa del Museo Nazionale Archeologico di Firenze.

Anna Camia

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