I cocktail di Alessandro Antonelli

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C’è un po’ di Hollywood, Cinecittà e soprattutto tantissima Roma nella nuova Drink list ideata da Alessandro Antonelli, bar e restaurant manager dell’A.Roma Lifestyle Hotel.

Sette cocktail inediti ispirati ad altrettanti murales romani da scovare nei quartieri più caratteristici della città. Pigneto, San Lorenzo, Quadraro, Ostiense raccontano storie di una Roma più pasoliniana che pariolina e di un’espressione popolare (quella dei murales) ormai universalmente riconosciuta come arte. “Pensare un nuovo cocktail è un modo per esprimere sentimenti, amalgamando gusti e influenze di Paesi diversi, esperienze, cultura ed emozioni” – dice Alessandro Antonelli che rivendica anche per la sua categoria una dignità ‘artistica’ riconosciuta per ora solo agli chef.

 

 

Ma vediamole nei dettagli queste nuove proposte da gustare, con una magnifica vista dall’alto della città di Roma, allo Sky Stars Bar dell’A.Roma Lifestyle Hotel a cominciare dai nomi, gli ingredienti dei sette cocktail e ai murales che li hanno ispirati:

La Piedad, con rum The Matcha, rondelle di cioccolato bianco, una stecca di cannella, lime e gomme syrup, ispirato al murales di via Prenestina 913.

Evita!, con Unicum dry orange, arancia essiccata, gomme syrup, limone essiccato, lime essiccato, semi di finocchio, fiori d’arancio, soda, ispirato al murales di via Maiolati, angolo via Fabriano, in zona San Basilio.

Rabourbon, con bourbon whisky, rabarbaro Quaglia, radice di liquirizia, pepe rosa e peel di arancia, ispirato al murales in via dello Scalo di San Lorenzo, 93.

Little Diamonds, con Campari, vodka, vermouth Carpano classico, rubino, cardamomo, ginepro, coriandolo, zagara, peel di arancia, pepe indonesiano, pepe seishuan, tè Lapsang, ispirato al murales di Via di Tor Marancia, 63.

 

Torpigna Coffee Break, con mezcal Illegal, mezcal Bruno, orange bitter, chicchi di caffè, fave di Tonka, corteccia di china, ispirato al murales in via Pavoni, angolo via del Pigneto.

Cecafumo, con Cutty sark, Campari, vermouth Carpano classico, miele di melata, burro Ocelli, fiori di camomilla, fiori di ibiscus, salvia, ispirato al murales di via Decio Mure nel quartiere Quadraro.

Attenti ar cane, con rum Arcane, fiori d’arancio, maraschino, loomi grattugiato, peel di pompelmo, gomme syrup, ispirato al murales in via del Porto Fluviale.

Abbinare dei cocktail a dei murales è un’idea che Alessandro Antonelli accarezzava da tempo: “Sono andato nei quartieri romani – dice – a cercare qualcosa che suggerisse alla mia creatività  suggestioni e sapori. Alla fine i murales hanno ispirato i cocktail e i drink a loro volta hanno guidato la mia scelta per rappresentare questa forma d’arte per troppo tempo considerata di serie B”.

I murales raccontano storie e sentimenti popolari, attraverso i cocktail  pensi di poter trasmettere lo spirito della città?

Ho creato il drink Cecafumo che si ispira all’antico nome del Quadraro e alle botteghe artigiane dei casari che diffondevano fumi neri e accecanti.  Durante l’occupazione nazista poi il quartiere venne chiamato dai tedeschi ‘nido di vespe’ a causa del disprezzo dei suoi abitanti verso nazisti e fascisti. Ho pensato ad un film come ‘Roma città aperta’ e ad una grande attrice coma Anna Magnani anche perché Pasolini ha girato ‘Mamma Roma’ proprio in questo quartiere. Invece il Torpigna Coffee Break e il murale del Pigneto mi fanno pensare a ‘I soliti Ignoti’ e alla Roma di un tempo povera e ingenua che vive un ai margini della società”.

Tra i nuovi cocktail che hai creato qual è il più seducente?

Si chiama Little Diamond e, per continuare a ‘giocare’ con il cinema, è ispirato alla mia attrice preferita Nicole Kidman in ‘Eyes wide shut’. Evita Peron, e Madonna che la interpreta nel film, mi ha ispirato per il drink al quale ho dato il suo nome. Nel gusto assomiglia a Fernandito un celebre cocktail che si beve in Argentina”.

Il più grande consumatore di cocktail cinematografico è senza dubbio James Bond, cosa gli consiglierebbe per rinnovare il suo celebre drink agitato e non mescolato?

“James Bond beve da sempre il Martini e lo berrà tutta la vita ma potrebbe rinnovarsi miscelando qualcosa di asiatico erba o spezia locale come frutto del Dragone che ancora conosciamo poco ma che nel Martini vedo molto bene. Lo chiamerei 007Asian James Bond”.

Ludovica Mariani

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