Fino al 30 agosto 2020, nella Project Room di Torino, CAMERA, Centro Italiano per la Fotografia, presenta l’esposizione VEDERE (il) BAROCCO: lavori in corso a cura di Barbara Bergaglio e Pierangelo Cavanna.
Riannodando il filo tracciato dalla mostra Sfida al Barocco allestita presso la Reggia di Venaria di Torino, un nutrito gruppo di fotografi quali Mimmo Jodice , Paolo Beccaria, Ernani Orcorte , Gianni Berengo Gardin, Giancarlo Dall’Armi, Roberto Schezen, Pino Dell’Aquila , Giuseppe Ferrazzino, Giorgio Jano, Aldo Moisio, Riccardo Moncalvo, Giustino Rampazzi, Augusto Pedrini, Daniele Regis, hanno voluto raccontare, attraverso 70 immagini, il modo in cui si sono approcciati, alle architetture del Barocco nella Torino del XX secolo.
La mostra si concentra in particolar modo sui diversi modi di raccontare fotograficamente le architetture barocche, dalla semplice intenzione descrittiva a fini documentari, arrivando all’elaborazione di raffinati strumenti interpretativi, scandendo un preciso percorso che va dal semplice “fotografare barocco” ad un effettivo “vedere barocco”.
Fotografie, come suggeriscono gli autori, solo apparentemente bizzarre o momentaneamente irriconoscibili e che risentono di una barocca moltiplicazione delle fughe, degli scorci, delle deformazioni così da trattenere, trasmettere l’eccitazione indotta nell’occhio dell’osservatore.
Il dialogo con le architetture dei grandi interpreti sei-settecenteschi Guarino Guarini (1624-1683), Filippo Juvarra (1678-1736) e Bernardo Antonio Vittone (1704-1770), ha spinto questi fotografi verso la necessità di rimodulare l’idea di fotografia di architettura stessa, rappresentando l’occasione per una continua trasformazione delle intenzioni narrative, in cui il termine “barocco” non indica più solo l’oggetto della ripresa ma caratterizza le modalità con cui tale oggetto è riproposto.
Vittoria Severini