I Love Lego a Roma

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Aperta durante le festività e visibile fino 19 aprile 2020 a Palazzo Bonaparte di Roma c’è una mostra che sta avendo un ottimo successo “I Love Lego”. Arthemisia presenta questa mostra in collaborazione con RomaBrick.

Parlare di arte quando si tratta di una mostra di lego sembra non pertinente e fin’ora non ne abbiamo mai scritto, nemmeno quando a presentarla sono stati noti artisti stranieri, ma dato il successo di questa è evidente che si può fare arte in tutti i modi, non solo per quanto di straordinario che si vede nelle varie sezioni, ma poiché un giovane artista italiano, Stefano Bolcato, ispirandosi ai lego ne ha tratto in forma pittorica diverse tele raffiguranti capolavori dell’arte.

La mostra presenta 4000 minifigure provenienti da una delle più grandi collezioni di lego, quella di Gianluca Rossignoli, oltre a altre collezioni. Le sezioni sono: Diorama medievale- Grande diorama pirati-Diorama artico- Diorama Classic Space- Liberazione – Grande diorama City- Fori Imperiali- Foro di Augusto. Tutti straordinariamente ben eseguiti, naturalmente quella che possiamo veramente amare è l’ultima sezione: Fori Imperiali. 

 

 

Il foro di Augusto è il secondo in odine cronologico tra i Fori Imperiali di Roma e questo diorama ne rappresenta effettivamente una fedele e dettagliata ricostruzione. E’ veramente una figurazione straordinaria. Nella Piazza c’è il tempio di Marte vendicatore inaugurato nel 2 a.C. che si appoggia sul fondo all’altissimo muro perimetrale. Alla testata del portico settentrionale un ambiente distinto ospitava una statua colossale dell’imperatore. Al centro della piazza spicca La quadriga trionfale dell’Imperatore Augusto Vittorioso.

 

Interessante anche il Diorama artico che conta circa 80.000 pezzi e realizza una stazione al polo per lo studio delle risorse naturai e il Diorama Classic Space che riproduce un insediamento minerario lunare.

 

 

 

Come detto, sono particolari le opere pittoriche create a mo’ di lego da Luca Rossignoli che riproducono opere del Rinascimento e non solo.

Emilia Dodi

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