Solo per tre giorni, dal 27 al 29 gennaio, al Teatro Flaiano di Roma, va in scena il nuovo spettacolo, scritto e diretto da Andrea De Rosa, Coffeeshop, che lo vede come protagonista con Luis Molteni e Valeria Nardilli.

Questo nuovo testo inedito, il decimo scritto da De Rosa, si può definire come un dramedy psichedelico, un incontro-scontro di tre persone in un coffeeshop di Amsterdam.

Il coffeeshop è un luogo reale in cui si racchiudono storie di fantasia, quattro chiacchiere per passatempo. Si va alla ricerca della verità, attraverso la fuga dalla realtà. Una fuga ma solo apparente. In questo luogo s’incontrano un avvocato sessantenne, in fuga dalla moglie (l’avvocato è interpretato da Luis Molteni) e una prostituta romantica, in fuga da qualcosa che neanche lei sa da cosa vuole fuggire (Valeria Nardilli).

La loro ancora di salvezza è proprio il coffeeshop e gli strumenti per evadere fantasticamente dalla realtà sono spinelli e funghetti allucinogeni. I nemici da affrontare i loro demoni. La loro carta vincente, il loro appiglio “magico” è un Jolly che si materializza in carne e ossa, che seppur personificato “devi essere fortunato ad incontrare, ma intelligente ad usare”.

Questo Jolly è come se fosse un vero e proprio “Cicerone” psicotropo che accompagna i due personaggi in un viaggio dentro loro stessi, spaventandoli, irritandoli, commuovendoli, tutto ciò per risvegliare le loro coscienze, affinché gettino le loro maschere in un interessante gioco dove le carte in tavola possono essere sempre capovolte.

L’autore Andrea De Rosa ha voluto raccontare questa storia di fuga perché il coffeeshop rappresenta proprio il luogo di fuga. Lo spettacolo si presenta molto interessante e innovativo per il panorama teatrale perché fa cullare gli spettatori con i protagonisti sul filo sottile che divide il bene dal male.

Giancarlo Leone

 

 

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