Enrico Montesano al Teatro Tirso De Molina

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Enrico Montesano è in scena al Teatro Tirso de Molina, dove il suo “Monologo non autorizzato”, è stato accolto trionfalmente dal pubblico.  Dopo i grandi successi delle commedie musicali portate in scena al Teatro Sistina (Il Conte Tacchia, Il Marchese del Grillo e l’intramontabile Rugantino) il nostro Enrico ha deciso di mettersi in gioco da solo, in uno spettacolo che lo vede a stretto contatto con il pubblico per un’ora e tre quarti.

Qualcuno si è chiesto il perché di questo evento. Ce lo ha voluto spiegare lui stesso: “Dopo le commedie musicali nei grandi teatri, era ineludibile che sentissi il desiderio di fare uno spettacolo da solo…. un ritorno alle origini”. Dobbiamo ricordare, infatti, che anche Montesano, come tutti i grandi, ha iniziato la sua carriera artistica con il cabaret, in particolare al Puff, al Bagaglino: piccoli spazi dove il pubblico si trovava quasi a contatto fisico con gli attori. E così, per riassaporare questo ideale “ritorno al passato”, Enrico Montesano ha scelto il Teatro Tirso de Molina, che poi proprio piccolo non è!  In effetti, si tratta di un teatro “giovane”, che però in poco più di 15 anni ha saputo ritagliarsi uno spazio di prestigio nel panorama romano, con un cartellone degno di nota.

Così, il pubblico del Tirso ha potuto “toccare con mano” sino al 19 gennaio, il grande attore comico romano, incitandolo, applaudendolo, collaborando con lui in vari modi, anche cantando tutti insieme, sotto la sua direzione musicale!!! E dopo, per chi desidera, selfie a gogò…..

 

Montesano, dopo aver “scaldato” il pubblico con la Marcia Radetsky e con delle gustose barzellette, ha iniziato a raccontare e a raccontarsi: ricordando le sue primissime esperienze lavorative, ci regala una spettacolare e irresistibile rievocazione delle sagre di paese e delle feste patronali.

Dopo un momento dedicato all’outing (altra parola modaiola!), ci presenta il suo nuovo personaggio, Femo Blas (per gli amici Blas-Femo), politicamente scorretto, anzi, scorrettissimo, grazie al quale ironizza su vari aspetti dell’attualità, politica e non. Personaggio che Montesano ha lanciato anche sui canali web e Facebook.

Altro momento di irresistibile ilarità è quello dedicato al ricordo della mitica Seicento, in particolare quando questa doveva essere trasformata in una improbabile “alcova”, all’interno della quale cercare di sedurre la fanciulla oggetto del desiderio.

 

L’avventura diventava una vera e propria gara ad ostacoli (cambio, freno a mano etc….), che spesso e volentieri si rivelavano insormontabili: durante il racconto di questo pittoresco quadro, abbiamo visto letteralmente la gente con le lacrime agli occhi per le risate. Se la novità di Femo Blas ha trovato grande consenso, il pubblico ha aspettato e salutato con fervore l’apparizione di Torquato il Pensionato e della Romantica donna inglese con il suo “Salvatore che mi piace a tutte l’ore”.

Personaggi collaudati, e tutto sommato, sempre validi, specialmente se i contenuti sono nuovi e attuali. Immaginatevi con quali espressioni il povero Torquato possa commentare l’aumento della sua pensione di ben 3 euro l’anno!

Verso la conclusione, Montesano non ha perso l’occasione di parlare dell’Europa, ricordando anche la sua brevissima esperienza di eurodeputato (abbandonata anzitempo, rinunciando anche al famoso vitalizio!), e riservando le frecciate finali alla politica, purtroppo ormai snaturata: destra e sinistra non esistono più, in quanto sostituite da altri parametri, come sopra e sotto: e purtroppo, sopra sono pochissimi, mentre sotto, a dividersi le briciole, siamo la maggior parte.

In poche parole, uno show volutamente scorretto, all’insegna della simbolica maschera di Anonymous, al netto di filtri e censure che, ad esempio, pesano in TV o nei grandi teatri, dove dire certe cose “pare brutto”!

Che dire? Lo abbiamo trovato come sempre in splendida forma, con il meglio del suo repertorio, peraltro abbastanza rinnovato, pronto ad affascinare il pubblico con la sua mimica facciale, con la sua gestualità, con il suo carisma. Un Montesano a tutto tondo, che è riuscito a sintetizzare il meglio delle sue caratteristiche comiche ed artistiche.

In definitiva, uno spettacolo da non perdere!

Salvatore Scirè

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giornalista e fotografo – commediografo e regista teatraleLaureato in Giurisprudenza, ha studiato lingue straniere e musica. In campo giornalistico si è occupato di vari temi, ma ha sempre prediletto il reportage geografico, formando testi e foto e pubblicando su importanti testate nazionali.E’ autore di tre libri fotografici: Roma nel cuore (Rizzoli Editore l982, prefazione di Carlo Lizzani) Gargano spettacolo della natura (Ed. Magnus 1987, prefazione di Nantas Salvalaggio) Roma colori del tempo (Il Capitello 1989 - II ediz. 2000 - prefazione di Giulio Andreotti). Ha pubblicato il saggio umoristico Donne... maneggiare con cura! (Liux Edizioni 2012)Da 22 anni scrive per il teatro come commediografo; da 16 anni si occupa anche di regia teatrale. Ha scritto una ventina di commedie, tra cui Professione separata! Ciao papà, ti presento mia madre!Cocktail di scambi; C’è un morto giù in cantina!

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