Marcello Mastroianni in mostra a Roma

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E’ aperta e lo rimarrà fino al 17 febbraio 2019 una mostra all’Ara Pacis di Roma dedicata al mitico attore Marcello Mastroianni. E’ curata da Gian Luca Farinelli, promossa da Roma Capitale, Cineteca di Bologna e sostenuta dal MIBACT e Istituto Luce Cinecittà.  

Marcello Mastroianni La Dolce vita Cineteca Bologna Reporter Associat e Archivi

Dopo il successo di pubblico che hanno avuto a Roma le mostre dedicate a Alberto Sordi, Vittorio De Sica e quella portata nella Capitale da Napoli su Totò, non poteva certo mancare l’icona del cinema Marcello Mastroianni mettendo così in luce anche la sua riuscitissima carriera teatrale che spesso non viene citata. Non è facile parlare di questo attore celeberrimo che aveva il dono di potersi presentare al meglio sia quando si esprimeva con comicità, che nella sua riuscita parte sentimentale, nonché parlare del suo amore ricambiato per il palcoscenico. In teatro o sei un grande attore o non riesci a farti seguire, e Mastroianni lo era.

Marcello MastroianniLa Fortuna di essere Donna Alessandro Blasetti Cineteca Bologna

 

Così per presentarlo al meglio, non si può parlare solo dei suoi esordi con Riccardo Freda nel 1948 o ancor prima delle sue comparsate a Cinecittà dove era entrato grazie ai parenti che gestivano colà una trattoria e alla sua presenza o alla collaborazione con Federico Fellini che ne fece il suo alter ego e più di 100 film interpretati tra gli anni 40 e 90 del Novecento, ma di tutto il percorso della sua esistenza e soprattutto della sua umiltà che gli faceva amare gli altri attori, sia italiani che stranieri.

 

 

Marcello Mastroianni I Compagni

Partendo dalle origini della sua famiglia di estrazione popolare e della sua infanzia in Ciociaria, attraverso le foto e cimeli si può percorrere tutta la sua vita dal primo ruolo importante in Domenica d’Agosto di Luciano Emmer nel 1950 fino alla sua collaborazione con Fellini nella Dolce Vita e Otto e Mezzo nonché altri film iconografici, scelto anche dai maggiori registi dell’epoca tra i quali Luchino Visconti, Emmer, Monicelli, Camerini, Lizzani, De Sanctis e Blasetti che creò la coppia Mastroianni e Sofia Loren, ottenendo con i due attori film di grande successo.

Marcello Mastroianni e Federico Fellini La Città delle Donne Cineteca Bologna

Molti riconoscimenti internazionali, tre candidature all’Oscar, due Golden Globe, otto David di Donatello, due premi a Cannes e due Coppe Volpi al Festival di Venezia, sempre come miglior attore protagonista, non lo avevano affatto cambiato nella vita e nel lavoro e questo perché aveva il potere di mutare il suo personaggio di latin lover in quello di una persona normale, come in effetti era con i suoi pregi e i suoi difetti. E poi la carriera teatrale chiamato da Luchino Visconti nel 1948 per il ruolo di Mitch in Un tram chiamato desiderio e poi la sua carriera all’estero e la sua ultima tournée teatrale Le ultime Lune.

Marcello Mastroianni, il fratello Ruggero e la Madre Ida Collezione Anna Maria Tatò

E poi il film Viaggio all’inizio del mondo uscito postumo e il film testamento girato dalla sua ultima compagna Anna Maria Tatò, Mi ricordo, si mi ricordo. In mostra molte foto, cimeli delle sue interpretazioni filmografiche e teatrali come il costume indossato per Casanova, lettere, recensioni, testimonianze e foto che lo ritraggono a teatro insieme a altri grandi attori.

Una mostra che riesce a non essere celebrativa e lo fa conoscere in tutta la sua esistenza mostrando anche cinquant’anni di cultura e costume italiano. 

Emilia Dodi

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