L’onesto fantasma alla Sala Umberto. E’ in scena fino al 7 maggio a Roma la pièce scritta e diretta da Edoardo Erba, L’onesto fantasma, che vede protagonisti tre amici, Gian Marco Tognazzi, Fausto Sciarappa e Renato Marchetti che ricordano il loro amico attore, Bruno Armando (che interpreta Nobru), realmente scomparso nel 2020.
L’onesto fantasma alla Sala Umberto
L’onesto fantasma alla Sala Umberto. E’ in scena fino al 7 maggio a Roma la pièce scritta e diretta da Edoardo Erba, L’onesto fantasma, che vede protagonisti tre amici, Gian Marco Tognazzi, Fausto Sciarappa e Renato Marchetti che ricordano il loro amico attore, Bruno Armando (che interpreta Nobru), realmente scomparso nel 2020. E’ teatro nel teatro, per omaggiare e ricordare l’attore.
L’onesto fantasma- trama
Quattro amici, una mancanza, bei ricordi condivisi e gli anni trascorsi che hanno diversificato percorsi, obiettivi, ideali tranne un sentimento forte che li unisce ancora. Un testo agrodolce, sui legami affettivi e la forza di andare oltre il tempo, ma anche sull’importanza del teatro, luogo dove tutto si ricompone, in un mix di dolori e gioie su copioni ancora da recitare.
Il cast della pièce
Protagonisti della storia sono gli attori Costa (Fausto Sciarappa) e Tito (Renato Marchetti), che a tutti i cosi vogliono riformare un antico sodalizio artistico con un altro attore, Gallo (Gian Marco Tognazzi), per rappresentare Amleto, con la parte del fantasma assegnato all’amico scomparso Nobru (Bruno Armando, realmente scomparso nel 2020, e qui nello spettacolo presente solo in video).
Loro tre ricordano l’amico e collega scomparso. Il dolore è ancora fresco e vedere dei video sul telefonino sembra aprire una ferita che forse difficilmente si rimarginerà. Sembrerebbero farsi coraggio e sostenersi fra loro, così come hanno fatto nella tournée che li ha visti inseparabili.
Una storia di grande amicizia
Il quartetto è diventato un trio, per forza maggiore. Solo Gallo ha fatto carriera, soprattutto nel cinema, e macina un film dietro l’altro. Gli altri due, invece, pur essendo artisti certo non se la passano bene: Tito aiuta il suocero edicolante e Costa non ha più soldi per pagare l’affitto di casa sua. Ed ecco che i due vogliono rimettersi in gioco per tornare a recitare: Costa, con l’aiuto di Tito, cerca di convincere Gallo a mettere in scena Amleto. Ha già “venduto” il suo nome in cartellone al produttore, ma il problema è proprio Gallo. Dopo la morte dell’amico, al quale era più legato degli altri due, non vuole più fare teatro perché è come se fosse “amputato”.
Tutto sarebbe pronto ma Gallo è irremovibile, non farà Amleto per nessuna ragione, sarebbe di cattivo gusto. Ma qualcosa succede: scatta il piano di Costa, con Tito che è costretto a subirlo passivamente il piano: fa hackerare il telefono di Nobru da un conoscente informatico e far chiamare sul telefonino Gallo per far sì, per dare l’idea che Nobru non solo approvi questo spettacolo teatrale, ma sostenga l’intera idea di un Amleto, messo in scena dai tre. La telefonata avviene e sconvolge prima Gallo e poi il gruppo, perché con l’apparizione di Nobru vengono fuori verità nascoste, rancori mai sopiti, vendetta. Ottimo il finale, per nulla scontato, ma desiderato.
Uno spettacolo da vedere
L’onesto fantasma più che raccontato va visto, in quanto gli amici si misurano fra loro, mettendo in discussione sé stessi e facendo anche un loro esame di coscienza. La pièce è un ottimo ingranaggio metateatrale dove si sviluppano più storie e descrizioni.
Bravissimi tutti gli attori
Si racconta il teatro, la perdita, l’accettazione, i rapporti affettivi. Sul palco tre magistrali attori, più uno, poiché in tutto lo sviluppo della pièce è come se si avvertisse, attraverso la sua assenza, la presenza dell’amico. Edoardo Erba ci regala un’ottima regia, aiutata dal disegno luci di David Barittoni e dalle musiche originali di Massimo Gagliardi. Bravissimi anche tutti e tre gli attori, Gian Marco Tognazzi, Renato Marchetti e Fausto Sciarappa.
Nessuno dei tre è protagonista, e nessuno dei tre cerca di offuscare gli altri attori. Forse il vero protagonista, per la sua assenza, è l’amico in video, Nobru, ossia Bruno Armando. Da vedere assolutamente.
Giancarlo Leone