Al MASI di Lugano Picasso inedito

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Al MASI di Lugano dal 18 marzo al 17 giugno 2018 c’è la mostra dal titolo “PICASSO uno sguardo differente” che mostra un Picasso sconosciuto con opere personali e poco o mai esibite, realizzata con il Museo Picasso di Parigi. Curatrice Carmen Giménes con catalogo Edizioni Casagrande Bellinzona.

 

Parlare di un Picasso inedito dato la gran massa di mostre dedicate all’artista sembra un paradosso, però il MASI in collaborazione con il Musée Picasso di Parigi, mostra una parte inedita e a volta sconosciuta dell’opera dell’artista in quanto rimasta per lo più nascosta. Tutte le opere provengono dal museo francese.

 

E’ noto come Picasso avendo una matita in mano disegnasse su quello che gli capitava non tenendo assolutamente conto del valore di questi suoi disegni, cosi come per le sculture alle quali dedicava molto tempo solo per il gusto di farlo. Il MASI ha voluto con quest’esposizione mettere in luce alcune aree rimaste più celate del lavoro di questo grandissimo artista, grazie alla presenza della curatrice studiosa della sua opera.

 

Attraverso il rapporto tra disegni e scultura è mostrata l’evoluzione del linguaggio operativo del maestro, con 120 opere delle quali 15 sculture e 105 disegni realizzati tra il 1905 e il 1967, il che rende questa mostra non un seguito di tante altre, ma speciale. Questo si deve a quando lo storico dell’arte Maurice Rheims che incaricato dalla Francia di catalogare i beni dell’artista trovò 60.000 opere inedite tutte di grande pregio. Così in mostra ci sono del 1909 la Testa femminile Fernanda, il collage Natura morta Bicchiere, bottiglia di vino, pacchetto di tabacco, giornale del 1914, Minotauro ferito, cavallo e figure del 1936 e Testa femminile del 1962.

 

 

La ragione dell’esposizione è quella di mostrare come tramite le opere su carta sia possibile osservare il percorso mentale dell’artista prima del trasferimento delle stesse sulla tela. Nelle opere su carta Picasso impiega indifferentemente acquarello, matita, collage, pastello e inchiostro con la stessa facilità: L’esposizione si apre con il cubismo analitico, Nei disegni del 1910 si vede come sia stato possibile il suo passaggio a una struttura rinnovata.

 

 

 

La fase sintetica del cubismo si vede nel collage del 1914 e nella serie di gouache del 1915, e del 1919 è la serie delle nature morte. In seguito quella delle mani che Picasso affronta con varie metodiche come il disegno, la gouache e il pastello. Del 1936 ci sono un paio di disegni prodromici a Guernica. E poi i disegni che riguardano Jacqueline Roque che diverrà poi sua moglie. In mostra sono presenti infine molti disegni di tipo erotico.

 

Per quanto inerisce la scultura Picasso è stato sempre meno presentato non rendendosi conto che l’artista ha agito in modo rivoluzionario superando la tradizione. Ne è un esempio la costruzione di oggetti in rilievo e soprattutto per l’utilizzo di asticelle di ferro saldato che è la costruzione materiale del disegno nello spazio che ha poi influenzato nomi importanti come Giacometti, Calder e altri.

Un’ interessante esposizione che la curatrice avendo sempre studiato a fondo l’opera dell’artista era la sola a poter mettere a fondo in evidenza.

Anna Camia

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