Il restauro della Sala delle Fatiche d’Ercole

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A Roma in Palazzo Venezia è stato completato il restauro del soffitto e del fregio della Sala delle Fatiche d’Ercole al piano nobile. Il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Silvano Toti, eseguito da OFFICINA.

Sala delle Fatiche d’Ercole cantiere 3

Il restauro che è stato eseguito da OFFICINA e per la parte scientifica dai funzionari del Polo Museale, Sonia Martone e Paolo Castellani, è stato interamente finanziato dalla Fondazione Silvano Toti. E’ un’ulteriore dimostrazione di come il pubblico e il privato uniti, possano aiutare il mantenimento del nostro patrimonio artistico.

Il restauro interamente eseguito da Rita Ciardi e Isabella Righetti interessa la sala che un tempo conteneva i paramenti sacri del cardinale veneziano Pietro Barbo divenuto Papa Paolo II nel 1464.

Sala delle Fatiche d’Ercole Cantiere 4

Il fregio eseguito a fresco di autore tutt’ora anonimo, raffigura una loggia con dodici arcate, quattro con fontane e amorini, le altre con Ercole e il Leone Nemeo, Ercole e Anteo, Ercole e i buoi di Gerione, Ercole, Ercole e il Centauro Nesso.

 

 

 

Sala delle Fatiche d’Ercole Cantiere 6

Il fregio a fresco era già stato in passato oggetto di restauro nella seconda metà dell’800 , nel 1929 e nel 1970. Per questo il restauro stesso ha interessato per primo il deposito di sporco, le vecchie vernici superficiali e le estese ridipinture dei fondi azzurri delle scene della finta loggia, passando poi a quello delle figure, dove questo era necessario e possibile.

 

Sala delle Fatiche d’Ercole Cantiere 11

L’insieme ha così ripreso l’equilibrio cromatico in passato compromesso restituendo l’idea del finto loggiato con il risultato di mettere in atto il primitivo progetto originale. Così il 27 maggio 2017 il pubblico ha ammirato la bellezza della Sala d’Ercole gratuitamente, e in seguito la sala farà parte del normale percorso di visita.

 

 

Sala delle Fatiche d’Ercole Cantiere 13

Va segnalato che la Fondazione Silvano Toti da molti anni si occupa della tutela del patrimonio italiano mentre il suo impegno sociale è dedicato all’attenzione verso le categorie meno avvantaggiate. E’ a questa organizzazione che si deve la costruzione del Globe Theatre a Villa Borghese che la Fondazione ha poi donato al Comune di Roma.

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