Il diario di una brava ragazza. Roberta Sanzò è la protagonista di questa pièce, che dopo la bellissima prova dell’anno scorso al Teatro Porta Portese di Roma, ripropone al alla “Sala Remotti” Cantiere Teatrale Accademia Arnone.
Il diario di una brava ragazza
Il diario di una brava ragazza. Il testo, scritto da Nino Marino, fino al 1° dicembre, è in scena alla “Sala Remotti” Cantiere Teatrale Accademia Arnone di Roma, con la regia di Geppi di Stasio. Protagonista assoluta Roberta Sanzò.
Il testo teatrale è di Nino Marino
Nello scorrere questo testo molto brillante, che dà la possibilità a Roberta Sanzò, di cimentarsi per la prima volta sul palco di un teatro, padrona della scena, l’interrogativo principale cui con molta ironia si tenta di rispondere è: quand’è che una donna può definirsi una “brava ragazza”? Quando va spesso in chiesa ed è religiosa, oppure quando non delinque? Se ciò è vero, la maggior parte delle donne sono “brave ragazze”.
Protagonista assoluta Roberta Sanzò
Probabilmente sia per l’autore, che per il regista, si tratta di una definizione adoperata per mettere a fuoco una condizione sociale della donna in oggetto, quasi che non abbia altre qualità, che ne affermino la personalità all’interno della società, tranne contare solo sull’aderenza ad un certo tipo di vita rassicurante soprattutto per gli altri. Questo testo ha vinto lo scorso settembre il primo premio di Roma Comic Off, grazie al copione di Marino.
Il diario di una brava ragazza è un testo divertente e brillante
Il diario di una brava ragazza non è solo un copione divertente, gioioso, brillante, ma soprattutto un copione che mette in risalto la bravura di un’attrice come Roberta Sanzò, già con una vasta esperienza teatrale alle spalle. Un racconto-percorso di vita difficile che termina come è iniziato, ma con la consapevolezza di aver vissuto dignitosamente, e non aver sofferto invano.
Secondo la protagonista il testo è agrodolce
Ecco cosa ha detto Roberta Sanzò, commentando questo testo agro-dolce, che diverte ma che fa anche riflettere: “Per un attore soprattutto di teatro, mettersi alla prova con un monologo è quasi un’esigenza, una tappa che accade, o che si cerca. Nel mio caso è accaduto nel momento, che ho espresso il desiderio di essere sola in scena. La protagonista di questo testo racconta il suo passato, sfogliando un vecchio diario. Ciò che mi ha attratto subito è il fatto che il personaggio fosse molto diverso da me, ma al tempo stesso raccontasse il suo passato in coincidenza con il mio periodo di giovinezza. Quindi mi sono potuta immergere in quelle atmosfere degli Anni 80, ma dovendo ricostruire completamente il carattere del personaggio. Per me è la vera sida da attrice”. E lei ci è riuscita pienamente.
Uno spettacolo da vedere con la regia di Geppi di Stasio
Uno spettacolo da vedere, anche per la “prima volta” da sola in scena di Roberta Sanzò, ben guidata dal regista Geppi di Stasio.
Giancarlo Leone