Teatro Ghione 2017/2018 un cartellone da leccarsi i baffi

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Martedì 20 giugno è stata presentato il palinsesto per la stagione 2017-2018 del teatro Ghione; il prestigioso teatro che fu della indimenticabile Ileana e che è ora dedicato al grande Giorgio Albertazzi ha organizzato, sotto la guida di Ettore Palmieri e della infaticabile direttrice Roberta Blasi un eccezionale cartellone che è stato simpaticamente presentato in forma corale dal simpatico ed estroverso Luca Giurato, da Daniela Vergara e della stessa Blasi.

La stagione avrà inizio il 6 ottobre prossimo con una allegra commedia di Alessandro Capone “A casa di Nathalie” , che lo stesso Capone dirige: interpreti, tra gli altri, Giorgio Lupano e Francesca Valtorta; il lavoro terrà il palcoscenico fino al giorno 22 dello stesso mese.

 

Dal 7 novembre al successivo 19, una riedizione del celebre “La banda degli onesti” che Diego De Silvia e Giuseppe Miale Di Mauro hanno tratto dalla sceneggiatura del celebre film di Age e Scarpelli ed alla quale hanno posto il titolo, anagrammato, di “Gli onesti della banda “: lo stesso Giuseppe Miale Di Mauro curerà la regia.

 

È la volta, dal 22 novembre al 3 dicembre 2017, di un lavoro di Luigi Pirandello, “L’uomo dal fiore in bocca” , adattato da Patrick Rossi Gastaldi che ne curerà anche la regia: interpreti Edoardo Siravo, lo stesso Patrick Rossi Gastaldi, Stefania Masala e Gabriella Casali. “Miseria e Nobiltà, di Edoardo Scarpetta, riscritto e diretto da Giuseppe Miale Di Mauro, andrà in scena dal 12 dicembre 2017 fino al 7 gennaio 2017: Francesco Procopio ed Antonio Grosso saranno gli interpreti principali.

Ancora Luigi Pirandello con “Il fu Mattia Pascal” che Eleonora Di Fortunato e Claudio Boccacini hanno adattato per questa edizione in programma sul palcoscenico del Ghione dal 9 al 21 gennaio. Primo Levi è l’autore di “Se questo è un uomo “, un bel lavoro che il regista Daniele Salvo sta organizzando e che al momento è in fase di definizione particolareggiata del cast di interpreti (dal 13 al 25 febbraio 2018).

 

“L’idea di ucciderti” è il promettente titolo del lavoro che terrà il cartellone dal 27 febbraio all’11 marzo: scritto e diretto da Giancarlo Marinelli vedrà tra gli interpreti Fabio Sartor e Caterina Murino oltre che a Paolo Lorimer, Francesco Marinelli e Francesca Annunziata, con la straordinaria partecipazione di Paila Pavese.

Dal libro di Pietro Grasso e per la regia di Alessio Pizzech, “Dopo il silenzio” che Francesco Niccolini e Margherita Rubino hanno sceneggiato appositamente per il teatro: in programma dal 13 al 18 marzo con interpreti Sebastiano Lo Monaco, Elisabetta Pozzi e Turi Moricca.

 

“Le notti bianche”, il lavoro che Fiodor DostoevsKij pubblicò per la prima volta nel 1848 e che prende il nome dal periodo dell’anno noto col nome di notti bianche, in cui nella Russia del nord, il sole tramonta dopo le 22, sarà interpretato da Giorgio Marchesi (per la protagonista femminile la regia ha in corso di definizione la scelta): Francesco Giuffrè ne curerà l’adattamento e la regia (dal 20 al 25 marzo 2018).

Gli attori della Compagnia Omnes Artes porteranno in scena, dal 5 al 22 aprile 2018, “War Game” che Guido Governale, Veruska Rossi e Riccardo Scarafoni hanno scritto a sei mani firmandone anche, congiuntamente, la direzione.

Pino Aprile è l’autore di “Terroni”, il libro dal quale è stato tratto il lavoro di Roberto D’Alessandro che lui stesso dirigerà ed interpreterà dal 24 al 29 aprile: il sottotitolo, che riguarda il conflitto tra l’Italia del Nord e quella del Sud a centocinquant’anni dall’unità, è tutto un programma: “Cinquant’anni di menzogne”.

La stagione si concluderà il 20 maggio 2018 con un lavoro, tutto in romanesco, che andrà in scena a partire dal 3 dello stesso mese: “Murator”, di Edoardo Erba e che sarà interpretato dalla ormai celebre coppia formata da Paolo Triestino e Nicola Pistoia; regia di Massimo Venturiello.

Cartellone interessante e non privo di opere che la direzione del Teatro ha attentamente scelto attraverso una indagine condotta a quattro mani (Ettore Palmieri coadiuvato da Roberta Blasi) e che il pubblico in sala ha certamente ben apprezzato.

A latere della presentazione, ma certamente di importanza assolutamente non secondaria, la presentazione del teatro giovanile della scuola del Ghione, una vera e propria chicca, con la simpatica e ben calibrata esibizione di alcune allieve della scuola diretta da Selene Gandini, attrice, regista ed autrice formatasi alla scuola del grande Albertazzi.

Andrea Gentili

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