C’è un morto giù in cantina – Recensione

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C’è un morto giù in cantina

C’è un morto giù in cantina. Fino al 26 maggio è in scena al Teatro Tirso de Molina di Roma la nuova edizione della commedia brillante, scritta e diretta da Salvatore Scirè, già andata in scena anni fa, C’è un morto giù in cantina, che sicuramente promette risate e riflessioni.

C’è un morto giù in cantina

C’è un morto giù in cantina C’è un morto giù in cantina. Fino al 26 maggio è in scena al Teatro Tirso de Molina di Roma la nuova edizione della commedia brillante, scritta e diretta da Salvatore Scirè, già andata in scena anni fa, C’è un morto giù in cantina, che sicuramente promette risate e riflessioni. Un cast notevole tra cui figurano Marina Vitolo e Stefano Scaramuzzino. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del teatro.

C’è un morto giù in cantina – trama

C’è un morto giù in cantina La pièce racconta la strana storia di cui sono protagonisti Sasà e Sofia, due coniugi che si rendono conto che presso la loro abitazione avvengono strani fenomeni. Sofia è piuttosto scettica, ma Sasà da buon meridionale – non è vero ma ci credo – capisce subito che ci sono varie entità e organizza subito una seduta spiritica per sbrogliare questa strana situazione.

C’è un morto giù in cantinaIn effetti subito l’entità si manifesta nel corso della seduta spiritica, rivelando di essere il nonno di Annalisa, la ragazza che aiuta Sofia nelle faccende domestiche, rimasta, ahimè, orfana di entrambi i genitori. L’entità poi svelerà altre sorprese, altri fatti che non vogliamo rivelare per non rovinare il finale e la prosecuzione della pièce.

Il cast è come sempre di alto ed ottimo livello

C’è un morto giù in cantinaAttorno a questi principali personaggi, fanno da contorno altre figure importanti e pittoresche che si presenteranno volta per volta. Il cast, neanche a dirlo, è come sempre di alto ed ottimo livello: Stefano Scaramuzzino dà vita ad un pittoresco, fantastico, fulgido, splendente Sasà; Marina Vitolo è la vivace, spigliata, frizzante Donna Carmela Parascandolo; Laura Giannotta interpreta Sofia; Ezio Provaroni veste in maniera estroversa ed ironica la tonaca di Don Policarpo; Barbara Capotondi è la Marchesa Viendalmonte di Rosmarino. Vittorio Apàro interpreta il maresciallo siciliano Timoteo Privitera, Barbara Russo è la graziosa Annalisa, mentre Vittorio Aliotta veste i panni di due personaggi, il Sindaco Eleuterio Maione e il postino. Fabio Orlandi è “l’uomo del mistero”, mentre Claudio Piano è Michele, l’elettrauto.

Sapiente è la regia di Salvatore Scirè

C’è un morto giù in cantina Sapiente è la regia di Salvatore Scirè, che, coadiuvato nella parte coreografica di Marianna Aragona, dà vita ad un’atmosfera molto coinvolgente che galvanizza lo spettatore, poiché tratta con umorismo il tema dell’aldilà.

C’è un morto giù in cantina, una commedia imperdibile da vedere, esilarante, frizzante

C’è un morto giù in cantina C’è un morto giù in cantina, una commedia imperdibile da vedere, esilarante, frizzante, con dialoghi scorrevoli e dai ritmi serrati, con varie caratterizzazioni ben amalgamate fra loro, come ben amalgamato è l’intero cast della commedia, che si diverte, facendo riflettere e divertendo a sua volta il pubblico.

Giancarlo Leone

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