Il viaggio del papà al Ghione

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Il viaggio del papà al Ghione

Il viaggio del papà al Ghione. Dopo una bella tournée in giro per l’Italia, è terminato momentaneamente a Roma, in questo teatro, ma poi riprenderà in autunno, lo spettacolo, che diverte e fa riflettere, scritto (con Francesco Velonà), diretto ed interpretato da Maurizio Casagrande, Il viaggio del papà.

Il viaggio del papà al Ghione

Il viaggio del papà al GhioneIl viaggio del papà al Ghione. Dopo una bella tournée in giro per l’Italia, è terminato momentaneamente a Roma, al Teatro Ghione, ma poi riprenderà in autunno, lo spettacolo, che diverte e fa riflettere, scritto (con Francesco Velonà), diretto ed interpretato da Maurizio Casagrande, Il viaggio del papà. Con lui in scena, Ania Cecilia, Michele Capone, Giovanni Iovino e Arianna Pucci.

Il viaggio del papà – trama

Il viaggio del papà al GhioneLo spettacolo racconta con gag, proiezioni e musica la storia di Gegè, interpretato dallo stesso Casagrande, un uomo egoista e superficiale che, dopo aver creato un impero nel mondo della plastica, si vede costretto a fare un viaggio con il figlio Nino in Svezia, che desidera vedere l’Aurora Boreale.

Ma l’aereo, per una impostazione di coordinate sbagliate dal figlio, perché il padre nel frattempo, dopo aver pilotato il velivolo si voleva riposare, precipita in mare e l’insolito viaggio, invece che in Svezia, terminerà su un’isola atipica, strana, deserta (dove c’è solo una bella sirena, metà pesce e metà donna), piena di imprevisti e ostacoli. Il naufragio diventerà per Gegè l’occasione per riavvicinarsi al figlio, e riscoprire i valori più importanti della vita, incontrando persone diverse (la sirena , per l’appunto, e uno strano ometto che somiglia al pupazzo della Michelin) e affrontando situazioni difficili.

I protagonisti della pièce come novelli Robinson Crusoe

Il viaggio del papà al GhioneGegè impara ad essere un padre migliore e a mettere al primo posto i bisogni del figlio e del pianeta. Come novelli Robinson Crusoe facendo il verso al film Cast away, con protagonisti Tom Hanks e un pallone Super Santos, si ritroveranno naufraghi su un’isola sconosciuta costretti a cooperare, e aiutarsi a vicenda per sopravvivere. Scopriranno che quell’isola non è come tutte le altre, perché fatta di plastica e tutto quello che troveranno in quel luogo, non è quello che sembra.

Fino ad allora padre e figlio non si conoscevano affatto, e hanno sempre provato un profondo fastidio l’uno nei confronti dell’altro, diversi da sempre dalle loro differenze. Due realtà che non essendosi mai capiti provano a darsi una possibilità d’incontro, decidono di fare un viaggio insieme, con la speranza che questa esperienza condivisa, possa abbattere quel muro che li divide.

Maurizio Casagrande dopo poco abbatte la cosiddetta quarta parete

Il viaggio del papà al GhioneMaurizio Casagrande dopo pochi minuti di spettacolo abbatte in senso metaforico, all’interno della stessa commedia la cosiddetta quarta parete, e comunica con il pubblico dando spazio ad una riflessione tra passato, presente e futuro. Purtroppo le generazioni che ci hanno preceduto, non si sono curate del cambiamento climatico, per cui ora ci troviamo in questa situazione e tocca ai ragazzi d’oggi, che sembrano più sensibili, prevenire e curare questo mondo, sennò non potrebbe esserci un buon futuro.

Il viaggio del papà in due ore di spettacolo offre molto divertimento

Il viaggio del papà al GhioneIl viaggio del papà in due ore di spettacolo offre molto divertimento, con un mix di ottime battute che Casagrande scambia con i suoi colleghi, anche con canzoni e danze, che aggiungono e non sottraggono nulla alla pièce. Le cose diventano così “più serie” quando poi si scopre che il tutto, è un pretesto per raccontare un tema oggi attualissimo: l’ambiente.

Nonostante il tema sia molto caldo, Il viaggio del papà è una commedia adatta a tutti, che piacerà a chi è in cerca di divertimento e commozione, ed insegna che non è mai troppo tardi per cambiare, e che la famiglia è la cosa più importante che abbiamo. Troviamo momenti di comicità e momenti di riflessione, con una sceneggiatura ben scritta e dialoghi brillanti, che catturano l’attenzione della platea.

Maurizio Casagrande ha dimostrato di essere un grande attore e un grande regista di spessore

Il viaggio del papà al GhioneAncora una volta Maurizio Casagrande ha dimostrato di essere un grande attore e un grande regista di spessore, supportato da uno staff valido che lavora dietro le quinte  e da un cast di attori alla sua altezza. Ania Cecilia, oltre ad essere una sirena, è una superba interprete ed autrice delle canzoni nella commedia, poi c’è il bravissimo Michele Capone, che interpreta Nino, il figlio di Gegè, il simpaticissimo e magistrale Giovanni Iovino ed Arianna Pucci, meravigliosa ballerina, che per la prima volta ha calcato le tavole del palcoscenico di una commedia teatrale.

Il viaggio del papà, una commedia da vedere

Il viaggio del papà al GhioneIl viaggio del papà, una commedia da vedere, perché non si smette mai di ridere ma si riflette anche, grazie agli importanti messaggi lanciati durante la rappresentazione, riguardo non solo al cambio generazionale in corso, ma anche per le problematiche che stanno attanagliando l’intero Paese.

Maurizio Casagrande spiega a Visum i motivi per cui ha scelto questa pièce

Il viaggio del papà al GhioneDopo lo spettacolo, Maurizio Casagrande, interrogato sul perché avesse fatto uno spettacolo del genere ci ha detto: “Ci tenevo molto a raccontare questa storia perché credo sia molto importante vedere un uomo convinto di sapere tutto, crollare di fronte ai suoi peggiori incubi, fa sempre ridere, e far ridere è la mia missione principale. Se poi nel farlo, riesco ad accendere anche una piccola riflessione sono veramente felice. Lo spettacolo è andato molto bene, il pubblico ha reagito bene e, lo riprenderemo nel prossimo autunno. Ho scelto questo titolo, Il viaggio del papà, perché in fondo il papà, è il nostro primo eroe”.

Giancarlo Leone

 

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