Amori al buio al teatro Delle Muse. E’ andato recentemente in scena in questo teatro, questa pièce, che è una “riscrittura non autorizzata” della famosa Black comedy di Peter Shaffer che tanti successi ha riscosso sui palcoscenici di tutta Europa.
Amori al buio al teatro Delle Muse
Amori al buio al teatro Delle Muse E’ andato recentemente in scena in questo teatro di Roma, questa pièce, che è una “riscrittura non autorizzata” della famosa Black comedy di Peter Shaffer che tanti successi ha riscosso sui palcoscenici di tutta Europa. Da qui la rivisitazione, o meglio la riscrittura, che è del regista Geppi Di Stasio che ha italianizzato il testo, rendendolo sempre gradevole e divertente. Molto bravi gli attori che si sono saputi destreggiare nel finto buio sul palcoscenico.
Questa pièce è una “riscrittura non autorizzata” della famosa Black comedy di Peter Shaffer
La trama vede anche un cambiamento dei nomi. Brando Miller è un giovane scultore che, con la fidanzata Carol Rigore, ha preso in prestito, senza chiedere il permesso, dei mobili costosi del suo vicino Poldo Gori, che è fuori casa per un weekend. Brando ha riarredato il suo appartamento per far colpo sulla madre di Carol, la dottoressa Rigore, e su un ricchissimo collezionista d’arte, George Bamberger, che viene in visita al suo appartamento, perché è interessato alle sue sculture. Ma pochi minuti prima dell’arrivo degli ospiti, un fusibile elettrico va in corto circuito e salta la luce dell’appartamento. Mentre Brando e Carol cercano dei fiammiferi, squilla il telefono: è la ex dello scultore, Clea, appena ritornata da un viaggio all’estero. Per non causare stravolgimenti, Brando rifiuta un appuntamento con lei e cerca di distrarre Carol perché non si accorga che sta parlando con Clea.
La trama della commedia
La luce è saltata in tutto il palazzo e la Signorina Gemito, la vicina del piano di sopra, si presenta a casa di Brando perché ha paura del buio. Così i tre telefonano all’elettricista per farsi ripristinare la luce, ma l’uomo non potrà essere lì immediatamente, dovranno aspettare un bel po’. Intanto arriva nell’appartamento anche la madre di Carol, la futura suocera di Brando, che non apprezza le sculture del genero. Ma arriva anche, inatteso, Poldo Gori e Brando lo porta in casa propria, per non fargli notare l’assenza dei mobili; al buio, Poldo non riconosce i mobili come propri e mentre Carol prepara da bere al buio, Brando cerca di restituire i mobili sottratti.
Tutto l’intreccio della vicenda si svolge al buio
Al buio tutto si complica e Carol dà per sbaglio da bere alla Signorina Gemito, astemia, ma le piace e comincia a bere. Poldo nel frattempo scopre che Brando e Carol sono fidanzati e se ne dispiace perché lui, essendo gay, nutriva dei sentimenti per lo scultore. Approfittando del buio, Clea s’introduce di nascosto nella casa di Brando che, rendendosi conto dell’imbarazzante situazione, la prega di andarsene. Ma tra i due si riaccende la sacra fiamma della passione, e si baciano appassionatamente. Che situazione!!
Arriva finalmente anche l’elettricista, un certo Biedermaier, che tutti però pensano che sia Bamberger. Grazie alla sua torcia, l’elettricista s’innamora di una delle sculture di Brando. Ma l’equivoco si chiarisce e tutti lo pregano di sistemare il guasto e far tornare la luce. Ma altri spiacevoli equivoci succederanno e la situazione si ingarbuglia ancora di più.
Clea apprende che ora Brando è fidanzato con Carol, Poldo Gori si accorge, tornando a casa, di essere stato derubato dei sui mobili, mentre la Signorina Gemito ormai, completamente ubriaca, comincia a dire frasi senza senso. Inaspettatamente arriva il vero collezionista d’arte, Georg Bamberger, che tutti scambiano per l’elettricista. Nel frattempo il vero elettricista Biedermaier ripara il danno, emergendo dalla botola dove trafficava ma, lasciandola aperta, Bamberger ci cade dentro. Si riaccende la luce e contemporaneamente il teatro sprofonda nell’oscurità.
Tutta la commedia è giocata sulla mancanza di luce
Il commediografo Peter Shaffer in Black Comedy, così come Geppi Di Stasio nella sua Amori al buio rovesciano le prospettive del racconto, metaforicamente, ma anche fisicamente.
Tutta la commedia è giocata sulla mancanza di luce che darà il via ad una sequenza di ambiguità rocambolesche, un frenetico susseguirsi di equivoci, tormentoni, scambi di identità che svelerà la natura di tutti i presenti.
La commedia è recitata a tentoni e spinte
Attraverso questa divertente commedia recitata a tentoni e a spinte, il regista Di Stasio ha presentato al pubblico la metafora di un’umanità che annaspa, inciampa, muovendosi “alla cieca”. Questo lavoro è stata una sfida per tutti i bravissimi e divertenti attori, ben compenetrati nei loro ruoli, che hanno dovuto interpretare con armonia e feeling una commedia non facile. Il testo ha richiesto ritmo serrato e sintonia tra gli attori in scena che hanno recitato e si sono mossi facendo finta di essere al buio.
Il cast per la sua bravura va citato in toto
Tutti meritano di essere nominati e ricordati: Salvatore Cuomo (Brando Miller), Nicoletta Bricca (Carol Rigore), Roberta Mascherotti (Signorina Gemito), Manuela Atturo (Dottoressa Rigore), Leonardo Palamone (Poldo Gori), Francesca Vizzini (Clea), Francesco Prantera (Bierdermaier), Andrea Bilotti (Georg Bamberger).
Giancarlo Leone