Romeo e Giulietta al teatro Quirino. La compagnia Politeama, sulla base della regia che fu di Gigi Proietti, porta in scena dal 14 al 19 novembre prossimo, uno dei più grandi capolavori di Shakespeare.
Romeo e Giulietta al teatro Quirino
Romeo e Giulietta al teatro Quirino. La compagnia Politeama, sulla base della regia che fu di Gigi Proietti, porta in scena dal 14 al 19 novembre prossimo uno dei più grandi capolavori di Shakespeare. L’assistente regista del compianto attore, Loredana Scaramella, dirige abilmente il testo, rendendo perfettamente l’idea del sentimento con il quale Proietti affrontò a suo tempo lo scabroso argomento, che può comunque essere variamente interpretato, nell’ambito di quella che nei secoli è diventata una favola a simbolo dell’amore giovanile.
Romeo e Giulietta di Skakespeare
La vicenda dei due protagonisti, ha assunto nel tempo un valore simbolico, diventando l’archetipo dell’amore perfetto, ma avversato dalla società. L’argomento ha formato oggetto, oltre che di innumerevoli lavori teatrali, anche di innumerevoli riduzioni musicali e di balletti, oltre che, a significare l’adattamento dell’argomento ai tempi che corrono, anche di un musical, quel famosissimo West Side Story musicato da Bernstein.
Lo spettacolo attualizza ai nostri giorni il contesto originario
Lo spettacolo in scena al Quirino, è chiaramente una potente rivisitazione dell’opera che Proietti, l’anima del quale aleggia per tutta la durata della rappresentazione sullo spettatore, interpretò nel senso di adeguare la classica storia, per come conosciuta, ai nostri tempi e lo fa rendendo attuali alcuni dei protagonisti ( in scena ne compaiono una venticinquina ) che vestono dapprima i panni di rappers e di rocchettari, per rendere vivace e squillante l’interpretazione, per poi calarsi nei classici costumi e nella recitazione originale.
L’attualità dell’atavico amore contrastato tra famiglie rivali
Una nemmeno tanto brusca giravolta attraverso la quale, con i costumi di Maria Filippi e le musiche di Roberto Giglio, Proietti ha inteso rendere ancor più eterna la storia del contrastato amore di Giulietta e Romeo, rampolli di due nobili famiglie il cui atavico contrasto, è proprio il simbolo della cattiveria di una società, che nel corso dei secoli non è mai cambiata; e che purtroppo mai cambierà.
Bravi tuti gli attori in scena
Nulla da osservare sulla competenza e le doti degli attori in scena, che sanno rendere uno spettacolo triste (in effetti è una tragedia) in una rappresentazione, perfettamente seguibile malgrado la durata (due ore e mezzo) e la complessità della storia narrata.
Andrea Gentili