Una gustosa Tempesta napoletana

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La Tempesta all'Arena Globe di Roma

Una gustosa Tempesta napoletana. Dal 2 al 6 agosto All’Arena Globe Theatre di Roma è in scena La Tempesta, di Shakespeare, in una particolare versione di Eduardo De Filippo, un poeta, a suo modo, che oltre che tradurre il drammaturgo inglese in napoletano, lo ha anche reinventato con la forza e la bellezza della sua lingua.

Una gustosa Tempesta napoletana

Una gustosa Tempesta napoletanaUna gustosa Tempesta napoletana. Dal 2 al 6 agosto All’Arena Globe Theatre di Roma è in scena La Tempesta, di Shakespeare, in una particolare versione di Eduardo De Filippo, un poeta, a suo modo, che oltre che tradurre il drammaturgo inglese in napoletano, lo ha anche reinventato con la forza e la bellezza della sua lingua. Con la regia di un giovane campano, Andrea Lucchetta, e la supervisione di Arturo Cirillo, in scena gli allievi dell’Accademia Nazionale Silvio D’Amico di Roma, che con grande emozione hanno recitato per la prima volta in questa versione.

La Tempesta in napoletano è davvero gustosa

Una gustosa Tempesta napoletanaNon stiamo qui a raccontare la trama della commedia di Shakespeare che è ben nota. La Tempesta in napoletano è davvero gustosa, divertente, magistralmente recitata, un vero gioiellino nel panorama teatrale. La traduzione di Eduardo è risultata molto raffinata, perché il drammaturgo partenopeo ha evidenziato tutti quegli aspetti giocosi dell’opera di Shakespeare trasformandoli in una vera commedia dell’arte. Non ha cambiato nulla, anzi De Filippo ha addirittura potenziato il tutto, ha colto lo spirito teatrale de La Tempesta, e lo ha ricreato attraverso la lingua dando un certo ritmo alla commedia.

La Tempesta in napoletano è divertente, magistralmente recitata

Ottima la regia di Andrea Lucchetta, che ha fatto sua la lezione eduardiana. La sua versione si basa su tempi interpretativi abbastanza serrati, ma non del tutto incalzanti. Tutto ciò fa sì che il pubblico, senza nulla togliere alla versione originale di Shakespeare, si diverta senza rinunciare a pensare e a riflettere.

I giovani interpreti sono tutti ottimi attori

Una gustosa Tempesta napoletanaI giovani interpreti sono tutti ottimi attori, ben compenetrati nei loro ruoli. Bravissimo Massimo Odierna, nei panni di un Prospero addolorato, ferito, ma deciso nell’azione, che ha ripudiato i buoni sentimenti stravolgendo la sua natura. Anna Bisciari, che apre la pièce con giochi di magia, è stata un Ariele estroso: un prestidigitatore sveglio e mai impietoso che galvanizza chiunque lo incontra.

Ottimo anche il ruolo affidato a Vincenzo Grassi

Una gustosa Tempesta napoletanaOttimo anche il ruolo affidato a Vincenzo Grassi, il Calibano. Questo giovanissimo ed esperto attore ha dato un’impronta particolare al suo Calibano, rendendo il suo personaggio “osceno”, ributtante, ma non del tutto; infatti è innocente seppur smaliziato, buono anche se vorrebbe essere cattivo e fare del male. Il Calibano di Grassi si contraddistingue dall’originale, poiché ha sintetizzato la recitazione di Shakespeare, la sua poesia, unendola all’amara leggerezza da commedia di Eduardo De Filippo.

Belli i costumi e le musiche straordinarie

Degni di nota anche gli altri attori di questa Tempesta in napoletano: Jacopo Carta (Ferdinando), Doriana Costanzo (Gonzalo), Alessio Del Mastro (Antonio), Federico Nardoni (Trinculo), Eros Pascale (Alonso), Fausto Peppe (Stefano), Maria Vittoria Perillo (Miranda), Marco Selvatico (Sebastiano). Belli i costumi di Nika Campisi e le straordinarie musiche di Elisabetta Serio. Uno spettacolo da vedere, sicuramente per l’originalità del lavoro.

Giancarlo Leone

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