Emigranti il capolavoro di Slawomir Mrozek. Al Teatro dei Documenti di Roma è andata in scena solo per pochi giorni, la pièce considerata il capolavoro di Slawomir Mrozek, scomparso nel più totale silenzio nel 2013, Emigranti.
Emigranti il capolavoro di Slawomir Mrozek
Al Teatro dei Documenti di Roma è andata in scena solo per pochi giorni la pièce considerata il capolavoro di Slawomir Mrozek, scomparso nel più totale silenzio nel 2013, Emigranti, che ha visto protagonisti Riccardo Barbera e Roberto D’Alessandro. In parte si racconta la vicenda personale dell’autore, emigrato a Parigi. La regia è firmata da Claudio Jankowski.
Emigranti di Slawomir Mrozek – trama
Ci troviamo di fronte a due uomini senza nome. Chi sono costoro? Mentre la trama della pièce prende corpo, ci rendiamo conto che questi sono due esuli a Parigi, scappati probabilmente dalla Polonia, dominata negli Anni’70 dalla dittatura stalinista. I due uomini disagiati vivono in un sottoscala, senza finestre, arredato con quel poco che basta, due letti, un tavolo, delle sedie, il giusto necessario per vivere una vita certo non proprio decorosa.
Ambedue, pur vivendo insieme, hanno abitudini e interessi diversi: uno passa tutte le giornate a prendere appunti su dei fogli, e poi scopriremo che sono abbozzi per un eventuale romanzo sulla schiavitù, perché dissentiva del regime polacco l’altro è tutto preso dal lavoro, avido di soldi, di guadagnare sempre più, magari per dare in meglio una svolta alla sua vita e a quella della sua famiglia. Però ambedue non sono felici, avvertono una forte situazione di disagio, non riescono ad essere liberi neanche da esuli.
Emigranti è una commedia della vita
Uno è un vero e proprio intellettuale, legato all’ideale di opposizione che lo fece contrapporre al regime stalinista polacco, mentre l’altro è come se fosse un “drogato” dei soldi, che sono la sua linfa e dai quali non riuscirà mai a liberarsi. Non resta altro così che continuare a lavorare, macinando soldi su soldi.
Emigranti è una pièce drammatica
Mettere in scena una commedia di Mrozek non è certo facile. Ciò nonostante, seppur ci troviamo di fronte ad una pièce drammatica, qua e là affiorano anche momenti umoristici, ironici nei discorsi che si trovano a fare i due uomini. Insomma Emigranti diventa una commedia umoristica della vita.
E in tutto ciò ha fatto la parte del leone il regista Claudio Jankowski, che ha saputo ben dirigere tutta la pièce, immergendosi, compenetrandosi fedelmente nelle pieghe della scrittura del drammaturgo polacco. Ciò che voleva far capire l’autore è stato ben realizzato.
Magistrali, razionali, garbate le interpretazioni di Riccardo Barbera e Roberto D’Alessandro
Magistrali, razionali, garbate le interpretazioni dei due protagonisti, Riccardo Barbera e Roberto D’Alessandro, ben compenetrati nei loro ruoli che hanno cercato di non strafare e di non accanirsi troppo sui momenti tragici.
Giancarlo Leone