“Una casa di pazzi” al teatro Manzoni di Roma

0
Una casa di pazzi al teatro Manzoni di Roma

Sino al 13 giugno è in scena al Teatro Manzoni di Roma, Una casa di pazzi, una commedia dolce-amara che fa divertire tantissimo, ma che nello stesso tempo suggerisce profonde riflessioni. Un bilancio della difficile gestione dei disabili mentali nella nostra società, a 43 anni dalla Legge Basaglia, risalente al 13 maggio 1978. La pièce, scritta, diretta e interpretata da Roberto D’Alessandro, vede protagonisti con lui Enzo Casertano, Maria Lauria e Maria Cristina Gionta. La regia è firmata da Silvio Giordani

Una casa di pazzi al Manzoni di RomaSino al 13 giugno è in scena al Teatro Manzoni di Roma, Una casa di pazzi, una commedia dolce-amara che ci fa divertire tantissimo, ma che nello stesso tempo suggerisce profonde riflessioni. Un bilancio della difficile gestione dei disabili mentali nella nostra società, a 43 anni dalla Legge Basaglia, risalente al 13 maggio 1978.

Una casa di pazzi al Manzoni di Roma

Una casa di pazzi: tragicommedia dei tempi moderni

Una casa di pazzi è una tragicommedia odierna, di spessore che riflette sui mali della società. All’apertura del sipario, ci si trova di fronte ad una bella scenografia dove al centro fa la sua bella figura un imponente quadro di San Sebastiano, introducendo gli spettatori in un ambiente classico, signorile. La pièce si dipana sul doppio binario della follia-razionalità e malattia-salute, raccontando uno spaccato di vita quotidiana. Chiudendo i manicomi più di 40 anni fa, i malati di mente si sono ritrovati liberi di tornare a casa, accuditi dai familiari che forse a loro volta però si sono ritrovati imprigionati dal senso del dovere e dall’affetto che li lega a queste persone e alla loro fragile follia.

La trama della pièce di Roberto D’Alessandro

Una casa di pazzi al teatro Manzoni di Roma

La storia si svolge in un appartamento lussuoso abitato da una nobile famiglia decaduta. Il vecchio padre muore e lascia solo il figlio Remigio, interpretato da Roberto D’Alessandro, anche autore della commedia: lui è un bel ragazzone, alto, grosso, imponente, ma malato di mente che ogni volta manifesta tutto il suo essere, un bambinone sempre entusiasta, che va pazzo per i film porno, ma è anche capriccioso, ossessivo, invadente e ingombrante per suo fratello Attanasio, interpretato dal simpatico Enzo Casertano. Il malcapitato avendo promesso al padre che si sarebbe preso cura di questo fratellone bisognoso di attenzioni e cure, si trasferisce nell’elegante casa con la moglie Maria Alberta (Maria Cristina Gionta), bellissima donna che, già in crisi con il marito, si ritrova suo malgrado prigioniera tra un matrimonio da salvare e un cognato troppo difficile da gestire.

Una casa di pazzi al Manzoni di Roma

A complicare la situazione arriva Ginetta (Maria Lauria), condomina del piano di sotto che s’innamora pazzamente di Attanasio e che, contrariamente alla moglie Maria Alberta, ritrova una felicità persa per via della sua vedovanza, proprio dentro quella casa che fa mancare il respiro a Maria Alberta.

Una commedia dove si ride tanto e si riflette molto

Una casa di pazzi al Manzoni di Roma

Tanti sono i momenti dove gli attori trascinano il pubblico in un susseguirsi di risate: dalla lettura delle poesie ingenue scritte da Remigio, in vari momenti che vedono protagonisti i due fratelli, ad un altro sketch, questa volta tutto al femminile, con le brave Lauria e Gionta, giocato sull’incomunicabilità tra parlanti in lingua e parlanti in dialetto.

Una casa di pazzi al teatro Manzoni di RomaUn finale impensabile

Ma dai momenti più divertenti si passerà ai momenti più seri, dove le risate, che hanno fatto compagnia per tutta la rappresentazione, improvvisamente, si spegneranno negli ultimi momenti, istanti, forse secondi, dove si assiste ad un finale inaspettato e impensabile, un finale che commuoverà per la grande umanità dei personaggi, un epilogo che porterà a riflessioni profonde, inedite, per le quali vale assolutamente la pena di andare a vedere Una casa di pazzi.

Una casa di pazzi al teatro Manzoni di RomaUno spettacolo imperdibile

Anche i sani di mente possono compiere gesti folli e disperati. Così un giorno felice si può tramutare in un giorno triste, dove viene presa una decisione drastica, sconvolgente. E niente sarà più come prima. Tutti e quattro gli attori sono ben compenetrati nei loro ruoli, la loro recitazione non è mai sopra le righe. Ci si diverte, ci si commuove, si riflette. Uno spettacolo imperdibile, ben diretto da Silvio Giordani.

Giancarlo Leone 

Nessun commento