Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano

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Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano. La grande mostra di Antonio Ligabue presentata nel magnifico Castello di Conversano in Puglia, è visitabile sino all’8 ottobre 2023. E’ la prima grande esposizione di questo pittore nella regione con oltre 60 opere, curata da Francesco Negri e Francesca Villanti, prodotta e realizzata da Arthemisia.

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano

Antonio Ligabue. Una mostra a ConversanoE’ impossibile far ben comprendere l’opera di questo artista, considerato Naif se non se ne conosce la vita. Per questo la sua vita e le sue opere sono un tutt’uno. Nato a Zurigo nel 1889 da madre di origine bellunese e da padre ignoto, viene dato subito in adozione ad una famiglia svizzera. Già dall’adolescenza manifesta alcuni problemi psichiatrici che lo portano, nel 1913, a un primo internamento presso un collegio per ragazzi affetti da disabilità.

Nel 1917 viene ricoverato in una clinica psichiatrica, dopo un’aggressione nei confronti della madre affidataria Elise Hanselmann che, dopo varie vicissitudini, deciderà di denunciarlo ottenendo l’espulsione di Antonio dalla Svizzera, il 15 maggio del 1919 e il suo invio a Gualtieri, il comune d’origine del patrigno (il marito della madre naturale, che odierà sempre).

Antonio Ligabue un pittore non solo naif

 

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano
Allestimento della mostra di Ligabue a Conversano

Ligabue non parlava l’italiano, era incline alla collera e incompreso dai suoi contemporanei, veniva soprannominato “el Matt” dagli abitanti di Gualtieri, che ne rifiutavano i dipinti e il valore artistico, costringendolo a prediligere la via dell’alienazione e della solitudine. Tra il 1828 e il1928 le sue opere vengono per caso viste da Marino Mazzacurati, un grande artista della Scuola romana, che capisce il sui disagio esistenziale e lo prende sotto la sua protezione, insegnandogli a usare il colore.

Ligabue si dedica alla rappresentazione della lotta per la sopravvivenza degli animali della foresta; si autoritrae in centinaia di opere cogliendo il tormento e l’amarezza che lo hanno segnato, anche per l’ostilità e l’incomprensione che lo circondavano; solo talvolta pare trovare un po’ di serenità nella rappresentazione del lavoro nei campi e degli animali che tanto amava e sentiva fratelli.

Ligabue espone le sue nel 1848 sotto la guida di Mazzacurati

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano
Ligabue Autoritratto

Nel 1927 viene nuovamente ricoverato nel manicomio di San Lazzaro a Reggio Emilia e ne esce nel 1940. È il 1948 quando comincia a esporre le sue opere in piccole mostre e ottenendo, sotto la guida di Mazzacurati, qualche riconoscimento e a guadagnare i primi soldi. Ma il successo è breve: dopo essersi permesso solo qualche lusso, nel 1962 viene sopraggiunto da una paresi e ricoverato all’ospedale di Guastalla. Qui, continua a dipingere e dove termina la sua vita il 27 maggio del 1965.

 

 

La mostra ricostruisce la sua vita artistica

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano
Allestimento della mostra di Ligabue a Conversano

Tra i pittori più amati del Novecento, Antonio Ligabue è considerato il pittore naïf per antonomasia, l’artista visionario, autodidatta e sfortunato che è riuscito a entrare nell’animo del grande pubblico. È stato capace di parlare con immediatezza e genuinità a tutti, a chi ha gli strumenti per capirne il valore storico-artistico, così come a chi semplicemente gode della bellezza assoluta delle sue opere.

 

In esposizione sessanta opere di Ligabue

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano
Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano

 

La mostra di Conversano ripercorre e racconta la sua tribolata esistenza, esponendo oltre 60 opere, permettendo di approfondire i nuclei tematici dell’artista, pochi soggetti sempre ripetuti da cui emergono con forza la sua straordinaria sensibilità e la dolcezza della sua anima fragile.

Sofferenza e talento che trovano nella creatività il mezzo per riempire il vuoto dell’abbandono e superare il disagio dell’emarginazione e della malattia mentale.

 

 

Il percorso della mostra segue un criterio cronologico

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano
Allestimento della mostra di Ligabue a Conversano

Seguendo una ripartizione cronologica, sono narrate le diverse tappe dell’opera dell’artista a partire dal primo periodo (1927-1939), quando i colori sono ancora molto tenui e diluiti, i temi sono legati alla vita agreste e le scene con animali feroci in atteggiamenti non eccessivamente aggressivi; pochissimi gli autoritratti.

Il secondo periodo (1939-1952) è segnato dalla scoperta della materia grassa e corposa e da una rifinitura analitica di tutta la rappresentazione.

Tanti i capolavori esposti 

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano
Allestimento della mostra di Ligabue a Conversano

Il terzo periodo (1952-1962) è la fase più prolifica in cui il segno diventa vigoroso e continuo, al punto da stagliare nettamente l’immagine rispetto al resto della scena. È densa in quest’ultimo periodo la produzione di autoritratti, diversificati a seconda degli stati d’animo. Tra i capolavori esposti vi sono Carrozza con cavalli e paesaggio svizzero (1956-1957), Autoritratto con sciarpa rossa (1952- 1962) e Ritratto di Marino (1939- 1952), accanto a sculture in bronzo come Gufo con preda (1957-1958).

 

Una sezione della mostra è dedicata alla produzione grafica

Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano
Antonio Ligabue. Una mostra a Conversano

 

 

In mostra, anche una sezione dedicata alla produzione grafica, con disegni e incisioni, quali Iena (1952-1962) e Cavallo con asino (1952-1962). Una sezione, è dedicata alla sua incredibile vicenda umana.
Anna Camia

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