PDF/PRINT clicca quiIl Museo Civico Archeologico di Bologna è tutto agibile. Dopo un anno di parziale chiusura il Museo civico archeologico di Bologna ha riaperto i battenti dalla metà di luglio al pubblico, veramente tutto restaurato al meglio.
Il Museo Civico Archeologico di Bologna è tutto agibile
Il Museo civico archeologico di Bologna è il più vecchio museo civico della città, essendo stato fondato nel 1881. Con la riapertura sono restituite al pubblico le sale del primo piano, quelle relative alla storia della città, Proto-etrusca, Etrusca, Gallica e romana e la Gipsoteca.
Durante i lavori per l’adeguamento alla normativa per la prevenzione incendi, lo staff del museo ha lavorato per poter fare sì, che i visitatori potessero godere dei reperti esposti.
ll Museo Civico Archeologico di Bologna con nuovi reperti della Tomba 142 della parte etrusca felsinea
Grazie poi a una politica di sinergia con la soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Bologna e delle Provincie di Reggio Emilia, Modena, e Ferrara, sono stati concessi in esposizione permanente al museo, recenti reperti provenienti dal grande contenuto della Tomba 142 della necropoli di Via delle Belle Arti, della Bologna etrusca tra il di fine VIII inizi VII secolo a.C., presentati per la prima volta al pubblico durante la mostra “ Viaggio nelle terre dei Rasna”, organizzata dal museo con i suoi arredi alla fine del 2020.
Quanto al primo piano i lavori iniziati nel 2021, hanno riguardato meno spazi del piano terra e la messa in sicurezza dell’intero Palazzo Galvani, per la garanzia di tutte le opere conservate.
Il progetto di sistemazione del Museo, è stato diretto da Manuela Faustini Fustini e Flavio Cappelli
Il progetto è stato commissionato al Settore Edilizio del Comune di Bologna, sotto la direzione di Manuela Faustini Fustini e Flavio Cappelli.
I lavori hanno riguardato particolarmente la messa in sicurezza degli spazi, dell’illuminazione, dell’allarme antincendio, di lavori di edilizia per la compartimentazione Rei e altro. Tutto ciò, per rendere il Museo più sicuro e più fruibile e più moderno per il pubblico.
Anna Camia
