Aggiungi un posto a tavola al Brancaccio- Recensione

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Al Teatro Brancaccio di Roma, fino al 30 aprile, è ritornata la commedia musicale più cult di questi ultimi tempi: Aggiungi un posto a tavola. Ancora protagonista, nei panni di Don Silvestro, Gianluca Guidi. La voce di Dio è sempre quella magistrale di Enzo Garinei

Aggiungi un posto a tavola al Brancaccio sino al 30 aprile

Aggiungi un posto a tavola al Brancaccio Al Teatro Brancaccio di Roma, fino al 30 aprile, è ritornata la commedia musicale più cult di questi ultimi tempi: Aggiungi un posto a tavola, con Gianluca Guidi.
A quasi 48 anni di distanza (la prima rappresentazione fu l’8 dicembre 1974, al Teatro Sistina, con protagonista Johnny Dorelli), Aggiungi un posto a tavola, la commedia scritta da Pietro Garinei, Sandro Giovannini e Jaja Fiastri, si conferma ancora attualissima. Ora il protagonista è, come dicevamo, Gianluca Guidi, figlio di Dorelli, e la produzione è di Alessandro Longobardi.

Aggiungi un posto a tavola al Brancaccio Perché ancora oggi questa commedia ha un così grande successo dopo l’ennesima riproposizione? Perché è un classico senza tempo, ricco di temi sempre attuali in qualsiasi epoca: la condivisione, l’accoglienza libera dal pregiudizio, la fede, la fragilità umana. Azzeccate le bellissime musiche create per l’occasione dal Maestro Armando Trovajoli e il buon umorismo, fil rouge dell’intero spettacolo.

Aggiungi un posto a tavola al Brancaccio – trama

LAggiungi un posto a tavola al Brancaccio a storia è al contempo semplice ma inconsueta: Don Silvestro, sacerdote di un piccolo paese, in piena notte riceve una inaspettata e inverosimile telefonata da Dio, che lo avverte che ci sarà quanto prima un secondo diluvio universale. Perciò gli ordina di costruire un’arca per salvare gli abitanti del luogo.
Si susseguono da quel momento varie vicende che vedono l’entrata in gioco di molti personaggi. Il sindaco del paese, Crispino, la giovane figlia Clementina, innamorata pazza di Don Silvestro, la moglie Ortensia, il simpatico e ahimè impotente Toto e una pecorella smarrita che si presenta in paese. Senza dimenticare, Consolazione, un’avvenente e sensuale prostituta, per allietare e consolare, per l’appunto, le ore di tanti uomini.

Cosa colpisce di più in questa nuova edizione? Non tanto la novità, ma più che altro l’intento di rendere lo spettacolo il più fedele possibile all’originale, sia dal punto di vista registico che estetico. I bellissimi e colorati costumi, nonché la scenografia, composta da una pedana rotante che consente subito dei cambi di ambientazione a sipario aperto, enfatizzando gli ottimi movimenti scenici, che ancora traggono ispirazione dai disegni a suo tempo preparati da Giulio Coltellacci.

Aggiungi un posto a tavola – cast

Anche in questa nuova versione, Gianluca Guidi, continua ottimamente a seguire le orme del padre Johnny Dorelli, che rese famoso anche all’estero, soprattutto in Inghilterra, il personaggio di Don Silvestro. Marco Simeoli, che impersona il sindaco Crispino, sempre in contrasto con Don Silvestro, dimostrandosi un vero Bastian contrario, risulta molto convincente, simpatico e credibile, così come Renato Crudo, un bravo Toto.
Camilla Nigro (Clementina) è molto talentuosa e si rivela bravissima sia nel recitato, ma ancor di più nel cantato.

Aggiungi un posto a tavola al Brancaccio

Aggiungi un posto a tavola favolosa Lorenza Mario

Strepitosa, avvenente e sensuale Lorenza Mario, nel ruolo della prostituta Consolazione, che poi si redime per sposare Toto. Personaggio su cui Dio fa il miracolo, rendendolo uomo e macho, a tutti gli effetti. Sempre apprezzato e in ottima forma la performance di Enzo Garinei, la voce di Dio, che quasi incute paura per la veemenza e la potenza che mostra.
Registrata, ma sempre efficace l’orchestra, una volta dal vivo, ma ora solo audio, diretta dal Maestro Maurizio Abeni.

 

Una commedia musicale da non perdere

Aggiungi un posto a tavola, una commedia musicale che nonostante l’età, ci regala sempre belle emozioni e perciò da non perdere neanche questa volta. Un’opera corale, che emoziona e riaccende la speranza di aggregazione sociale, specialmente ora che i tempi non sono dei migliori.
Giancarlo Leone

 

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