Morte di un commesso viaggiatore con Michele Placido al Quirino

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Al teatro Quirino di Roma Leo Muscato dirige Michele Placido in “Morte di un commesso viaggiatore” di Artur Miller

Morte di un commesso viaggiatore Michele Placido foto Azzurra Primavera

Morte di un commesso viaggiatore con Michele Placido al Quirino. Willy Loman è un uomo semplice, piccolo, ma pieno di tutti quei desideri che negli anni ’30 fecero sognare il popolo americano in quel periodo storico in grande ascesa, ricchezza materiale compresa; ma non tutti i sogni si sa, possono avverarsi.

 

 

Morte di un commesso viaggiatore con Michele Placido al Quirino

Morte di un commesso viaggiatore Michele Placido foto Azzurra Primavera

E proprio la storia della famiglia Loman, è al centro di questo dramma che Artur Miller scrisse nel 1949, che esamina il lato più crudele di quello che venne definito “il sogno americano”.

Un sogno fatto di fantasie, di speranze, di profonde delusioni anche e che Leo Muscato porta sul palcoscenico del Teatro Quirino dal 22 febbraio al 6 marzo con un protagonista d’eccezione, Michele Placido, che, in forma smagliante, interpreta il capofamiglia ambizioso, ingenuo ma non troppo, vessato dal dio denaro.

Un commesso viaggiatore con poche ambizioni, deluso dallo stress del lavoro, che si concede – quando fuori di casa – qualche “distrazione” che lo esporrà alla mancanza di stima di uno dei suoi due figli. Quello, sul quale riponeva le sue maggiori speranze di soddisfazione personale ed economica.

Veramente spettacolare la recitazione di Michele Placido in Morte di un commesso viaggiatore

Morte di un commesso viaggiatore Michele Placido Alvia Reale foto Azzurra Primavera

Veramente spettacolare la recitazione di Placido (che ha dovuto sostituire Alessandro Haber impossibilitato ad interpretare la parte di Willy Loman ) e che, affiancato da una splendida Alvia Reale (nella parte della moglie) e da Fabio Mascagni (uno de due figli, Biff) e da Michele Venitucci (l’altro figlio, Happy) danno vita ad una recitazione convincente, effettiva, al limite del “giallo” ma mai esagerata, sempre conforme alle varie situazioni che si svolgono sul palcoscenico.

Un palcoscenico povero sotto l’aspetto scenografico

Si tratta di un palcoscenico per così dire “povero” sotto l’aspetto scenografico, ma estremamente significativo sotto l’aspetto del supporto allo svolgimento del dramma, un dramma che esalta il senso della vergogna e della inadeguatezza delle quali, è inficiato il capofamiglia che riversa sul figlio Biff le speranze di un improbabile successo.

Un successo messo in forte dubbio proprio da una rivelazione che il pubblico intuisce, ma della quale viene portato a conoscenza nel corso di uno dei drammatici scontri tra padre e figlio. Scontro in cui la moglie Linda e l’altro figlio Happy, inconsapevoli delle motivazioni dell’astio di Biff verso il padre, tentano umanamente di stemperare.

Michele Placido è maestro nella recitazione e nella interpretazione di un uomo fallito

Morte di un commesso viaggiatore Michele Placido Alvia Reale foto Azzurra Primavera

Michele Placido è maestro nella recitazione e nella interpretazione di un uomo fallito, la cui mente è annebbiata dai tanti pensieri e dalle tante speranze che la vita, sistematicamente, gli renderà vane e che, quando si renderà conto che la sua vita è stata un completo fallimento, deciderà di intraprendere il suo ultimo viaggio verso la città di Boston che è il luogo dei suoi successi economici ma anche dei suoi “misfatti”.

In sostanza, la Compagnia in scena sul palcoscenico del Quirino per questo dramma che la critica considera come uno dei più importanti del teatro contemporaneo statunitense, ben riesce a rendere l’idea del sogno americano e dei conflitti familiari da esso derivanti.

Uno spettacolo da non perdere assolutamente

Morte di un commesso viaggiatore Michele Placido Alvia Reale foto Azzurra Primavera

Nello specifico, molto bene evidenzia la responsabilità morale dell’individuo, facendo ricorso al personaggio di Willy Loman nella cui mente, in ultima analisi, si addensano pensieri e sogni, che lo indurranno a confondere il presente con il passato, e la realtà con il sogno.

Assolutamente da non perdere.

Andrea Gentili

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