Michele Placido e i “suoi” sei personaggi in cerca d’autore

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Michele Placido con la nuova produzione del Teatro Stabile di Catania torna a dirigere ed interpretare Luigi Pirandello. Dopo Così è se vi pare e i due atti unici La carriola e L’uomo dal fiore in bocca, è la volta di Sei personaggi in cerca d’autore, andato in scena al Teatro Quirino dal 20 novembre al 2 dicembre, poi in tournée. Visum l’ha incontrato.

Michele, parliamo di questo suo adattamento. Come sono i “suoi” Sei personaggi?

Intanto cominciamo col dire che ho una forte passione per tutto quello che è pirandelliano e che mi ha portato anche questa volta ad accettare la sfida. Affronto il testo – spiega l’attore regista – con una determinazione fatta di amore per Pirandello e per un teatro che non abdica mai alla sua missione: raccontare il presente”.

Perché questa scelta sui Sei personaggi in cerca d’autore?

Perché questo testo, tra quelli da lui scritti, è quello più straordinario di Pirandello. Questo suo capolavoro è il più rivoluzionario, ma anche quello che sicuramente porta con sé numerose insidie. E’ una pièce che si porta addosso – sottolinea – una straordinaria tensione emotiva da parte di tutti i personaggi, perché ognuno di loro racconterà il proprio punto di vista, il proprio dramma. Spettatori di questo racconto sono gli attori di una Compagnia teatrale alla quale i personaggi proporranno la loro vicenda da mettere in scena, che tutti conosciamo”.

Si può considerare ancora attuale la drammaturgia di Luigi Pirandello?

Certo, attualissima, specialmente questo testo, per l’appunto l’ho scelto, perché seppur scritto quasi un secolo fa, parla delle drammaticità della società d’oggi, di temi come il femminicidio, le morti bianche e l’impossibilità di una storia sentimentale dovuta all’alienazione dell’uomo moderno, dell’uomo contemporaneo”.

 

Accanto a lei una Compagnia di attori siciliani. Non è un caso?

Sì è vero, in questa commedia recitano tutti attori siciliani, per lo più catanesi, tranne me che sono pugliese. Loro sono il mio punto di riferimento, ai quali mi sento molto vicino – commenta il regista – perché hanno qualcosa che riflette con forza il pensiero pirandelliano, sono umoristici, sottili, intelligenti e hanno la pasta giusta per dare vita alla mia idea di messa in scena dei Sei personaggi. Mi rafforza la convinzione che questo testo sia pieno di suggestioni soprannaturali”.

 

Dopo Roma, toccherete altre città con la tournée?

Per il momento andremo a Senigallia (Ancona) il 4 dicembre, a Viterbo il 5 dicembre, a Cortona il 6 dicembre e dal 7 al 9 dicembre a Siena”.

Giancarlo Leone

 

 

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