Almost, Maine al teatro Golden di Roma

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Al Teatro Golden di Roma, fino al 6 febbraio, è in scena Almost, Maine tratto dal best seller di John Cariani. L’amore vince su tutto ed è in grado di superare qualsiasi genere di ostacolo.

Almost, Maine al teatro Golden di Roma. Riparte proprio dal valore dei sentimenti il primo spettacolo della stagione 2022 di questo teatro. Una storia ricca di quelle emozioni che solo uno spettacolo dal vivo può dare. Un testo contemporaneo che, in un nuovo adattamento, porta la firma di una sapiente regia di Massimiliano Bruno.

Almost, Maine al teatro Golden di Roma. Ad Almost, un piccolissimo paesino sperduto nel Nord del Maine, l’amore si può presentare sotto varie forme. Ci sono vari personaggi, ragazzi e ragazze, che ruotano intorno al sentimento dell’amore. C’è, ad esempio Ginette, che vuole fare il giro del mondo per avvicinarsi allo scorbutico Pete, che le spiega, a modo suo, la teoria sulla prossimità.

Almost, Maine tratto dal best seller di John Cariani

C’è poi Glory, un’escursionista che si vuole accampare sul terreno che appartiene al burbero East per aspettare l’aurora boreale, dove spera di incontrare il marito scomparso. Con sé ha un sacchetto che contiene il suo cuore, tutto a pezzi. Non sa che East ripara tutto: Glory gli da il cuore di suo marito e lui, come per incanto, lo riparo.

Poi c’è Steve, un buffo ragazzo incapace di sentire dolore: per questo porta con sé un quadernetto dove sono annotate tutte le persone dalle quali deve stare lontano, ahimè, anche dalle belle ragazze. Ma poi baciando Marvalyn guarirà da questo strano “comportamento”.

Ecco che fa la sua comparsa un’altra coppia: Gayle, non più innamorata di Lendall, gli restituisce tutto l’amore che gli ha dato, ma conservato dentro dei grandi sacchi. Ma in cambio lei vuole restituito quello che lui le ha dato. La proporzione non è equa: Lendall le dà solo un pacchettino quasi invisibile, che contiene un anello.

In Almost, Maine assistiamo a 11 quadretti, tra l’umoristico e il drammaturgico

Compaiono poi sulla scena Sandrine e il suo ex Jimmy, proprio il giorno in cui lei dà l’addio al nubilato, rifiutando fino all’ultimo le sue avance. Hope, invece, è alla disperata ricerca di Daniel, per far fronte ad una vecchia richiesta di matrimonio. Ma ormai è passato tanto di quel tempo, visto che lui ha sposato un’altra donna.

In tutto in Almost, Maine assistiamo a 11 quadretti, tra l’umoristico e il drammaturgico, dove ciò che spicca principalmente è la realtà dei sentimenti. Cariani, l’autore del testo, fa uno studio particolare sui moti del cuore, con tutta la tenerezza possibile, tralasciando però i sentimentalismi, ma basandosi sulla realtà quotidiana e su un’ironia che traspare dalla fluida scrittura.

Una pièce che non accusa mai cali di interpretazione

La semplicità del testo si vede anche nella scenografia, voluta dalla sapiente regia di Massimiliano Bruno: dei pezzi di legno, scomponibili, che a volte diventano panchine, tavoli dove appoggiare giubbotti e zaini, tutto accompagnato da un sottofondo di musica e ballate country.

Tanti personaggi, ma ad interpretarli solo quattro giovani attori, bravissimi, dotati di un talento unico, giovani promesse di un domani non tanto lontano: Sara Baccarini, Lara Balbo, Matteo Milani, Kabir Tavani che con la loro recitazione riescono in pieno a cogliere lo stile del testo, rendendolo “fisico” sul palco.

Brillanti i dialoghi e le battute sono perfette

Una pièce che non accusa mai cali di interpretazione, anzi tutti rendono brillanti i dialoghi e le battute sono perfette come i ritmi del cuore o di un orologio ben carico. Imperdibile.

Giancarlo Leone

 

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