DOC. Nelle tue mani con Luca Argentero. Buonissimi gli ascolti dei primi episodi.

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Luca Argentero è il protagonista di un nuovo medical-drama intitolato “DOC. Nelle tue mani” in onda da giovedì 26 marzo su Rai1, per ora in quattro appuntamenti.Buonissimi gli ascolti dei primi due espisodi. L’esordio della fiction ha conquistato oltre 7,1 milioni di media spettatori pari al 26,1% di share (primo episodio: 7,4 milioni e 24.8%; secondo poco meno di 7 milioni e 27,3%).

E’ una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction. Una serie dai tanti colpi di scena tratta da una vicenda realmente accaduta, che vede alla regia Jan Maria Michelini e Ciro Visco e, come autori del soggetto e supervisione alla sceneggiatura, Francesco Arlanch e Viola Rispoli.

 

 

Una storia di perdita e di riscatto in cui Argentero si è ben trovato. Non caso il protagonista Andrea Fanti a causa di un trauma cerebrale perde la memoria dei suoi ultimi dodici anni e, per la prima volta, si ritrova a essere non più il medico brillante di sempre, ma un semplice paziente. Amputato di molti dei suoi ricordi, precipita in un mondo sconosciuto: famiglia, figli, amici, colleghi, tutti diventano improvvisamente estranei. Anche la sua carriera torna indietro: da primario a meno di uno specializzando. L’ospedale diventa l’unico posto in cui si sente veramente a casa, rappresenta il luogo della rinascita che gli offre l’opportunità di essere un medico nuovo, molto diverso da quello che era stato fino al momento dell’incidente.

 

Doc. Nelle tue mani” racconta in fondo che siamo tutti pazienti prima o poi e che il caso più importante che il protagonista di questa serie è costretto a risolvere è identico a quello che ognuno di noi affronta ogni giorno quando si domanda: chi sono davvero? qual è il mio posto?

 

La serie che è ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni, racconta la malattia come possibilità di nuova occasione, di cambiamento, di sfida. Quando non è grave al punto da mettere in pericolo la vita stessa, forse può essere la strada per la ricerca del senso più profondo dell’esistenza. Pierdante Piccioni ha raccontato la sua vicenda umana nel libro autobiografico ‘Meno dodici’ scritto con Pierangelo Sapegno edito da Mondadori nel 2016.

 

Una serie – ci tiene a dire Argentero – che non è uno dei soliti medical all’americana, ma è tratta da una storia vera, che per una serie di incredibili coincidenze si è incrociata con l’attualità“.

 

 

Le riprese andavano avanti da sei mesi ed erano quasi ultimate, quando si è fermata in fase di post produzione per l’emergenza sanitaria coronavirus, così la Rai ha deciso ugualmente di mandare in onda le prime quattro serate, quelle pronte e già montate per altrettante settimane.

 

Le riprese della serie si sono svolte tra Roma, Milano e Formello; per la location ospedaliera il Policlinico Universitario Campus Biomedico e l’Università Campus Biomedico di Roma hanno messo a disposizione spazi e tecnologie.

Carlo Salvatore

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