Dante e la visione simbolista al Bargello

0

A Firenze al Museo del Bargello fino al 9 gennaio 2022 si può visitare la mostra dal titolo “La mirabile visione, Dante e la Comedia nell’immaginario simbolista”. E’ curata da Carlo Sisi e e Ilaria Ciseri.

La Mirabile-visione. Allestimento della mostra

Dante e la visione simbolista al Bargello. La mostra  si propone di indagare la complessa figura di Dante e della Divina Commedia, nel contesto artistico e letterario tra Otto e Novecento. E’ realizzata con il contributo delle Celebrazioni per i Settecento anni della morte del Sommo Poeta, il patrocinio di “ 700 Dante” , il Comune di Firenze e il contributo della Fondazione CR Firenze. L’esposizione presenta una serie di opere dalle correnti naturalistiche agli influssi del Simbolismo, analizzando lo straordinario catalogo di opere che la Comedia ha avuto presso gli artisti in genere.

Presentazione della mostra

La mostra è creata come una narrazione tematica e interdisciplinare, che unisce tra loro pitture, sculture e rimandi concettuali. Esposte al Museo Nazionale del Bargello sono presenti 57 opere tra pitture, sculture, incisioni, fotografie provenienti da musei, biblioteche, istituti culturali internazionali e nazionali, tra i quali il Musée d’Orsay, il Musée Rodin, il Prado, la Pinacoteca di Brera, le Gallerie degli Uffizi, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, il Museo dell’Ottocento di Ferrara, il Museo Etrusco di Valle Giulia, e alcune collezioni private.

Ritratto di Dante

Il titolo della mostra si riferisce agli studi di Giovanni Pascoli e in varie sezioni separatamente dedicate, racconta la scoperta del più antico ritratto di Dante eseguito da Giotto nella Cappella del Bargello, le suggestioni ottocentesche della Vita Nova, i grandi personaggi della Comedia, le opere presentate al Concorso Alinari del 1911 ma da anche spazio alla risonanza della Comedia nella produzione letteraria di Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio. Le opere esposte sono capolavori assoluti del periodo, create da Giovanni Dupré, Auguste Rodin, Jean-Baptiste Carpeaux, Emile-Antoine Bourdelle.

 

Rappresentazione dell’Inferno

 

Per il Concorso Alinari dell’illustrazione della Divina Commedia ci sono le opere di Fattori, Galileo Chini, e Plinio Lomellini, mentre nell’edizione pubblicata da Leo S. Olschiki ci furono quelle di Gabriele D’Annunzio. La  prima vide gli artisti dedicati al  simbolismo, la seconda definita “monumentale” vide Gabriele D’Annunzio protagonista dedicarsi all’introduzione del prezioso volume.

 

 

La mirabile visione. Allestimento della mostra

Tra i capolavori esposti anche il singolare ritratto di Dante sul retro della copertina del Convivio a matita realizzato dall’inglese Seymour Kirkup. Il percosso si chiude con l’edizione dell’Isola dei morti di Arnold Böcklin presente nella copia reale di Otto Vermehren e con la proiezione di un video che offre unna selezione del film Inferno del 1911, realizzata per questo da Francesco Galluzzi e Federico Bui.

 

La mirabile visione. Allestimento della mostra

Per chiarire meglio la figura di Dante e la sua Divina Commedia bisognerà attendere il XIX secolo, dove la figura  del poeta si identifica sempre meglio nella linea nazionale, sancita dagli esiti della politica rinascimentale. Dante viene definito “il precursore della libertà e unità d’Italia, come tale viene rappresentato nei monumenti ufficiali. Apice di sentimenti caratterizzato fra la dialettica fra le correnti naturalistiche e gli influssi europei del simbolismo.

 

La mirabile visione. Allestimento della mostra

Il pensiero dei preraffaelliti è incentrato sui fatti della vita del Poeta, esposti nella Divina Commedia che ha un ottimo esempio in Dante Gabriel Rossetti che dà un esempio di Medioevo non filologico. Sullo stesso piano sono le opere di Dupré, Casorati, Ranzoni, Faruffini, Barabino, Sartorio, Sorbi, e Trentacoste che trova il serrato dialogo tra arte figurativa e letteratura.

 

La mirabile visione. Allestimento della mostra

All’inizio del XIX secolo per commemorare le celebrazioni del Sommo Poeta, grazie anche al supporto del commento di Gabriele D’Annunzio al VII cantico dell’Inferno e dopo il concorso bandito da Alinari del 1911, a cui parteciperanno Arturo Martini, Galileo Chini, Duilio Cambellotti, Adolfo De Carolis, Giovanni Fattori e Alberto Zardo, della Società fiorentina delle Beale Arti, ci fu una significativa rassegna delle espressioni artistiche presenti in Italia fra Ottocento e Novecento.

 

Il progetto scientifico è di Carlo Sisi con un notevole Comitato Scientifico. Catalogo Polistampa.

Anna Camia

 

 

 

 

Nessun commento