Cucire il Tempo a Mantova

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CucireIltempo locandina mostra

Con il titolo “Cucire il Tempo L’Arte come tessitura del quotidiano” fino a martedì 7 novembre 2021 in tre trance, si potranno visitare alle Pescherie Giulio Romano a Mantova,  tre mostre che fanno parte di un unico progetto ideato da Stefano Balla Curloni ed è a cura di Melina Mulas. Ingresso libero.  

Sonia Costantini D5 bianco 1993 tempera all'uovo e olio su lino 70x75 cm Proprietà dell’artista
Sonia Costantini D5 bianco 1993 tempera all’uovo e olio su lino 70×75 cm Proprietà dell’artista

 

La prima esposizione dedicata a Maria Lai è visibile dal 7 al 26 settembre 2021, la seconda dal 28 settembre al 17 ottobre 2021 è dedicata Marta Allegri e Irene Lazzari; la terza dal 19 ottobre al 7 novembre 2021 inerisce Rosanna Bianchi Piccoli e Antonella Zazzera.

 

 

 

Sonia Costantini AA19-15 blu J.S.B. 2019 acrilici e olio su tela 161x45 cm Proprietà dell’artista
Sonia Costantini AA19-15 blu J.S.B.
2019 acrilici e olio su tela
161×45 cm Proprietà dell’artista

Questo progetto curato da Stefano Baia Curioni e Melina Mulas, che inaugura Le Pescherie di Giulio Romano a Mantova, nuovo spazio espositivo dopo il restauro che hanno l’edificio alla città. Partendo da una riflessione sul lavoro di Maria Lai la mostra presenta al pubblico sei artiste. “Nell’anno dedicato a Venere e alla possibilità di una rinascita – dichiara Stefano Balla Curioni, direttore della Fondazione Palazzo Teabbiamo sentito l’importanza di una mostra dedicata ad una particolare qualità di fare arte, quella di raccogliere i fili della gioia e del dolore assieme, per tesser il presente in modo umano e generoso. Le artiste scelte hanno questo in comune ‘la capacità di vedere e di farci vedere i doni del presente’”.

 

Maria Lai Senza titolo 1982 Tela di lino e cotone, filo 240 x 72 cm Gorgonzola, collezione privata Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021
Maria Lai Senza titolo 1982 Tela di lino e cotone, filo 240 x 72 cm Gorgonzola, collezione privata Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021

 

La mostra è promossa dal Comune di Mantova, dall’Associazione Palazzo Te e dai Musei Mantovani con il progetto grafico di Corraini Edizione, è nata da un’intuizione di Melina Mulas: “Ho avuto la fortuna di conoscere alcune artiste, le ho incerate perché le ho cercate, attratta dalla dimensione spirituale della loro ri cerca nel loro fare, ognuna in modo diverso, trasforma e alchimizza i temi e il tempo della propria vita, come fossero tessuti”.

 

 

 

 

Maria Lai Telaio di guerra 1991 Serie di 5 opere Carta, inchiostro, filo 52x62 cm Gorgonzola, collezione privata Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021
Maria Lai Telaio di guerra 1991 Serie di 5 opere Carta, inchiostro, filo 52×62 cm Gorgonzola, collezione privata
Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021

 

La prima tappa che chiude il 26 settembre inerisce le opere inedite D5 bianco e AA 19-15 plu J.S.B. della pittrice mantovana Sonia Costantini che dialogano con le opere di Maria Lai degli anni novanta del Novecento periodo nel quale la pittrice lavorava ancora a Roma, continuando a sperimentare materiali tradizionali e nuovi, e a creare telai, libri e lenzuoli, tra cui quello esposto a Mantova, insieme alla serie Telaio di guerra per la prima volta presentato al pubblico.

 

 

 

Maria Lai Telaio di guerra 1991 Serie di 5 opere Carta, inchiostro, filo 52x62 cm Gorgonzola, collezione privata Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021
Maria Lai Telaio di guerra 1991 Serie di 5 opere Carta, inchiostro, filo 52×62 cm Gorgonzola, collezione privata
Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2021

 

Accanto a queste opere viene presentato il video del regista Tonino Casula che documenta la sua straordinaria relazione sul territorio Legarsi alla montagna, realizzata da Maria Lai nel territorio di Ulassai nel 1981, con gli abitanti del paese che hanno legato con un nastro azzurro le case tra loro e poi al monte sovrastante, simbolo d armonia tra uomo, natura e arte.

 

 

 

Marta Allegri Disabitate installazione work in progress, rete metallica, novembre 2015 Colonia, Alloggi delle religiose
Marta Allegri Disabitate installazione work in progress, rete metallica, novembre 2015
Colonia, Alloggi delle religiose

Melina Mulas dice che le sei artiste presentate nel percorso espositivo: “esprimono a la gioia che il dolore che le ha registrate con la fotografia sono rammendano ferite che generano bellezza, la guarigione e la gratitudine sono l’ordito della loro arte: più intessono e più aprono alla dimensione di libertà che unisce, con un filo, tutte le donne un’antica sorellanza. Con alcune di loro è nata spontanea p per profonda amicizia. C’è un aspetto, un ingrediente fertilizzante nel lavoro di queste artiste che è quasi impossibile esprimere a parole: l’umiltà, nel senso di humilis della terra”.

Le “luminescenze” di Antonella Zazzera
Le “luminescenze” di Antonella Zazzera

Dopo il dialogo tra Maria Lai e Sonia Costantini e la sua ricerca del colore puro, ci sarà il percorso dedicato ad altri due momenti espositivi, altrettanto importanti. La seconda tappa che partirà dal 28 settembre al 17 ottobre che mostrerà le trame di architettura dismesse di Marta Allegri e i ferri trasportati dal mare di Irene Lanza. Dal 19 ottobre al 7 novembre i misteri dei ricami di biscuit di porcellana di Rosanna Bianchi Piccoli che dialogheranno con i bellissimi fili di rame stratificati di Antonella Zazzera, artista molto nota proprio per questo modo di esprimersi.

Anna Camia

 

 

 

 

 

 

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