
La Casa dei Tre Oci a Venezia presenta dal 29 febbraio al 12 giugno 2020 una mostra dedicata a Jacque Henri Lartigue (1894-1986), il fotografo della Belle Époque e non solo. Si intitola “Invenzione della felicità”. E’ curata da Marion Perceval, Charles Antoine Revol, e Denis Curtis. Catalogo Marsilio Editore.

Le frère de l’artiste, surnommé Zissou, dans le vent de l’élilice d’Amerigo, Buc, 1911 ©Ministère
de la Culture ( France) MAP AA:JHL
Quest’esposizione è realizzata in collaborazione con la Donation Henri Jacques Lartigue di Parigi, organizzata da Civita Tre Venezie e promossa da Fondazione di Venezia patrocinata dal Ministero della Cultura Francese. Il grande fotografo francese che ha iniziato da giovanissimo a realizzare foto della società ai tempi della Belle Époque, ha attraversato due periodi bellici continuando a ricercare con le sue foto la bellezza e la felicità.

Coco, Deauville, 1938 © Ministère de la culture (France) MAP JHL
La mostra presenta 120 immagini delle quali 55 inedite tratte dagli album che Lartigue stesso compilava, dei quali saranno visibili in fac-simile alcune pagine. A queste vengono aggiunti materiali d’archivio, libri come “Diary of the Century”, tre stereoscopie con i personaggi dell’epoca. E’ solo nel 1963 che la sua notorietà e la sua bravura è stata conosciuta grazie alla rassegna tenutasi al MoMa, curata dal direttore del dipartimento di fotografa, John Szarkowski. Tutta la sua vita è stata dedicata alla ricerca della felicità senza essere toccato da traumi profondi, pur avendo attraversato due guerre mondiali.

Mains de Florette, 1961 ©Ministère de la Culture France) MAP JHL
Il percorso inizia proprio da questi suoi primi scatti presentati a New York e queste foto riguardano il suo ambiente, la facoltosa borghesia parigina alla quale la sua famiglia apparteneva, le competizioni ippiche, le corse automobilistiche e quant’altro, luoghi frequentati da le donne eleganti e delle riviste illustrate che se ne occupavano.

Federico Fellini lors du tournage de La città delle Donne Cinecittà Roma 1979 ©Ministère
de la Culture ( France) MAP JHL
Come scritto da Denis Curtis: “La parte di mondo di Lartigue è quella ricca e borghese di una Parigi del nouveau siècle, anche quando l’Europa verrà attraversata dagli orrori delle due guerre mondiali, Lartigue continuerà la purezza del suo microcosmoi fotografico, continuando a fissare sulla pellicola solo ciò che vuole ricordare, conservare, fermando il tempo, salvate l’attimo dal suo inevitabile passaggio. La fotografia diviene per Lartigue, il mezzo per riesumare, la vita, per-rivivere i momenti felici, ancora e ancora”.

La Baule 1979 ©Ministère de la Culture (France) MPA JHL
Dopo la sua mostra al MoMa, Richard Avedon uno dei più quotati fotografi di moda del tempo, affascinato dalla sua arte gli chiese di poter vedere alcuni scatti e lo consigliò di pubblicarli. E’ così che è nato Diary of Century nel 1970. Lartigue non smise mai di fotografare e come si noterà nelle ultime sezioni ci sono gli anni ‘70-‘80 con le collaborazioni con il mondo del cinema, come fotografo di scena e poi la moda, sempre fotografate con le sue inquadrature particolari.
Savina Fermi