Le opere di Luca Signorelli in mostra a Roma

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Luca Signorelli Madonna col Bambino 1506-1507 olio e tempera su tavola NeW York Metropolitan Museum of Art. Inv.49.7.13

Dal 19 luglio al 6 novembre 2019 I Musei Capitolini a Palazzo Caffarelli presentano una grande esposizione dedicata a Luca Signorelli (1450 ca.-1523), uno dei grandi artisti del Rinascimento. E’ curata da Federica Papi e Claudio Parisi Presticce. Catalogo De Luce Editore d’Arte.

Luca Signorelli
Flagellazione e cornice a edicola fine XV sec, legno intagliato e dipinto olio su tavole con
cornice a edicola Polo Museale del Veneto Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’oro Su
concessione del MIBACT

 

 

E’ la prima volta che Roma dedica una grande esposizione al cortonese Luca Signorelli importante artista rinascimentale la cui grande abilità è stata oscurata dai due grandi artisti che gli sono succeduti, Michelangelo e Raffaello, celebrato anche da Giorgio Vasari come famoso e le sue opere di grande pregio e Vasari nel suo celebre testo non ha certo magnificato alcuno che non fosse degno.

 

 

 

Luca Signorelli
Madonna col Bambino tra i Santi Pietro, Paolo, Bernardo e Stefano Predella con Storie del
Battista 1515-1520 oliio su tavole trasportato su tela Roma Castel Sant’Angelo Polo museale

 

 

La mostra intende mettere a fuoco il primo periodo nel quale l’artista visse a Roma e i suoi legami diretti o indiretti con la Città Eterna e questo viene mostrato tramite circa 60 opere, alcune mai esposte a Roma che provengono da collezioni italiane e straniere. Il percorso è organizzato in 7 sezioni partendo dall’errore vasariano del vero volto dell’artista, che è visto in due diversi aspetti con due busti quello realizzato da Pietro Tenerani del Museo di Roma e quello di Pietro Pierantoni dei Capitolini.

 

Luca Signorelli
Madonna col Bambino ,San Giovannino e un pastore ( Vierge à l’enfant Saint Jerôme et un
pasteur 1491 olio su tavola Institute de France Musée Jacquemart André Paris inv. MJAP-
P1821

 

In seguito ci sono alcuni reperti archeologico che fanno vedere la Roma di Sisto IV, tra antichità cristiane e statuaria classica che Signorelli ha rievocato in molte sue opere come nel Martirio di San Sebastiano della Pinacoteca di Città di Castello e Cristo in croce e la Maddalena degli Uffizi, nonché il tondo di Monaco e la pala di Acervia. Si passa poi, entrando con un particolare gioco di luci e riproduzioni retroilluminate, nella celebre Cappella Nova di Orvieto per arrivare ad alcuni veri capolavori della grazia e dell’amore materno come La Vergine e il Balbino del Metropolitan Museum of Art di New York e l’importante tavola della Principessa Pallavicini.

 

 

Luca Signorelli
Testa di Cristo 1504-1505 frammento del compianto su Cristo già nella Chiesa di Sant’Agostino
a Matelica ( Pala di Materica)Proprietà UNICREDIT in comodato presso i Musei Civici di Arte
Antica a Bologna.

Segue poi il periodo di Luca Signorelli a Roma per Papa Leone X (1513-1521) e i suoi rapporti col Bramante e Michelangelo. In questa sezione c’è spiegato anche il suo intervento nella Cappella Sistina dove è riconosciuto solo in una piccola figura di Nudo Seduto in quanto l’avvento di Michelangelo fece sì che tutti gli affreschi di altri artisti venissero cancellati. Del resto Luca Signorelli nel periodo affrescò la Cappella Nova del Duomo di Orvieto considerato il suo capolavoro in quanto dipinse Il Giudizio Universale mettendo in luce episodi che non erano stati trattati fin allora.

 

Luca Signorelli
Santo Stefano Lapidato olio su tavola (asse di pioppo) Collezione Cassa Risparmio di Perugia

Alla fine della mostra c’è dimostrato come Signorelli, ignorato fino alla fine del ‘700, sia stato riscoperto tra ‘800 e ‘900 sia dalla letteratura che dal mercato antiquario Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’oro di Venezia per la Flagellazione, e per la Madonna col Bambino fra quattro Santi e Angeli il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma.

I pannelli esplicativi di ogni sezione sono veramente molto esaustivi.

Emilia Dodi

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