Padiglione dell’Azerbaigian a Venezia

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A Venezia durante l’Esposizione Internazionale d’Arte 2019, il Padiglione dell’Azerbaigian presenta la mostra “Virtual Reality” a Palazzo Lezze. E’ una esposizione quanto mai attuale con le opere di Kanan Allyev, Ulviyya Aliyeva, Zeigam Azizov, Orkhan Mammadov e Zarnishan Yusifova. E’ curata da Gianni Mercurio e Emin Mammadov

Kanan Akiced-Ulviyya Aliyeva
Goobe 2019

Tra le tante mostre di diversi padiglioni questa sembra molto adatta ai tempi nei quali viviamo dove le persone non discernono più la verità dalla realtà, senza dibattito alcuno, e sono una delle più importanti minacce alla democrazia. Attraverso quella che viene chiamata Virtual Reality, che meglio sarebbe dire Verità Virtuale, nei vari siti social vengono espressi spesso concetti che in effetti non sono sempre reali ma conducono chi li prende per tale verso, anche senza alcun dibattito, a prendere per “oro colato” concetti che non sempre lo sono. La mancanza di buonsenso spesso per errata conoscenza o per mera carenza di contro esposizione, a volte può portare alla cancellazione della parola democrazia.

 

Zarnishan Yusifova
Bubble Reflections 2019

Questo hanno inteso rilevare attraverso le loro opere del tutto contemporanee i vari artisti presenti nel padiglione. Zeigam Azizov con l’opera Headlines considera la supremazia che il titolo può avere mediante un saggio testuale con una percezione filosofica del mondo. E’ nato a Salyan nel 1963 e vive e lavora a Londra. Zarnishan Yusif (Yusifova) discute sul rapporto tra social media e relazioni umane con l’installazione Bubble Reflection dove mette in luce il rapporto tra i media e la mente umana. E’ nata a Baku nel 1985 e vive tutt’ora nella città.

Orkhan Mammadov
Circular Repetition 2019

Orkhan Mammadov presenta sotto forma di audiovisivi immersivi Circular Repetition che sconvolgono la differenza tra spazio fisico e digitale. Impiegando gli algoritmi di apprendimento automatico, con la sua equipe ha elaborato un particolare approccio ai modelli tradizionali basato sull’intelligenza artificiale. E’ nato a Ganjan in Arzerbaigian nel 1990 e vive a lavora tra New York, Praga e Baku.

 

Zeigam Azizov
Headlines 2019

Kanan Aliyev e Ulviyya Aliyeva presentano due opere “Globe” che sembra immobile ma leggermente cambia di direzione. Attraverso il movimento di questa scultura gli artisti condividono l’idea che un pedone sulla scacchiera internazionale può muovere il mondo. Nel secondo progetto The Slinky effect, Slinky salta sulle teste delle persone onde raffigurare il flusso di notizie dei social dai quali sono continuamente investiti. Kanan Aliyev è nato a Baku nel 1983 e Ulviyya Aliyeva e nata sempre a Baku nel 1986.  Gianni Mercurio uno dei curatori, è tanto noto da non aver bisogno di alcuna presentazione. E’ un curatore indipendente e vive a Roma.

Emilia Dodi

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