I Musei Reali di Torino in occasione delle celebrazioni del giorno della nascita di Leonardo da Vinci, solo naturalmente fino al 14 luglio 2019, presentano i disegni di Leonardo in loro possesso. La mostra è curata da Enrica Pagella, Francesco Paolo Di Teodoro e Paola Salvi.
Questa mostra permette di ammirare il nucleo di disegni autografi di Leonardo tra i quali il celebre ritratto, conservati nella Biblioteca Reale di Torino nella Sale della Galleria Palatina. Si tratta di 13 fogli acquistati da Carlo Alberto nel 1839, oltre al Codice sul volo degli uccelli donato da Teodoro Sabachnikoff a Umberto I nel 1893. Sono eccezionali opere che vanno dal 1480 al 1519, diverse tra loro anche per ispirazione, che mostrano la laboriosità del Maestro dalla giovinezza alla maturità.
Alcuni di questi riguardano i celebri capolavori di Leonardo come i nudi per la Battaglia di Anghiari, i cavalli per i monumenti di Sforza e Trivulzio, lo studio per l’angelo della Vergine delle rocce, naturalmente il celeberrimo autoritratto del Maestro, che viene messo in relazione con gli autoritratti contemporanei di Luigi Ontani, Salvo, Alberto Savinio, che indicano come l’autoritratto sia una tematica che resta sempre attualissima. Basterebbe pensare ai molti autoritratti di Giorgio de Chirico in costumi vari.
Onde focalizzare il senso, la specificità e l’origine dei disegni presentati, questi hanno a riferimento quelli di Andrea del Verrocchio e Pollaiolo artisti fiorentini di gran valore e poi i lombardi come Bramante e Boltraffio fino a Michelangelo e Raffaello. Infatti sono riuniti insieme quello di Michelangelo della Battaglia di Cascina e di Leonardo quello della Battaglia di Anghiari e i combattimenti di nudi di Raffaello prestati da Oxford, per mostrare la grandezza di questo periodo.
Di Leonardo è esposto anche il Codice Trivulziano della Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco di Milano non prestato ad alcuno fin dal 1935. L’esposizione è divisa in sette sezioni che mostrano i diversi metodi con i quali si può leggere l’opera del Maestro e conoscere le esperienze degli artisti rinascimentali attraverso l’eredità dell’arte antica, la ricerca dell’anatomia e delle proporzioni del corpo umano, il confronto tra arte e poesia, l’autoritratto, lo studio dei volti e come erano rappresentate le emozioni.
Oltre agli studi sul volo, c’è la sezione dedicata Leonardo e il Piemonte mai ben esaminata, con le menzioni dei luoghi presenti negli scritti dell’artista che fa conoscere al meglio il foglio del Codice Atlantico con il Naviglio di Ivrea. Il percorso è accessibile e inclusivo poiché non si tratta solo dell’accessibilità sensoriale, ma di migliore immissione culturale e linguistica per tutte le necessità di comprensione con alcune tavole multisensoriali, con le riproduzioni tangibili delle opere tra autografi di Leonardo della Biblioteca Reale di Torino e con altra metodica anche altre peculiarità dell’Ateneo. Tra le tante mostre sull’opera di Leonardo questa appare la più specifica.
Emilia Dodi