Letizia Battaglia a Venezia

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Letizia Battaglia Palermo vicino alla Chiesa di Santa Chiara: il gioco dei killer 1982© Letizia Battaglia

Dal 20 marzo al 18 agosto 2019 nella Casa dei Tre Oci di Venezia sono in mostra immagini scattate dalla fotografa palermitana Letizia Battaglia dal titolo “Letizia Battaglia una scelta di vita organizzata da Civita Tre Venezie, in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia (1935) e la partecipazione della Fondazione Venezia. E’ curata da Francesca Miglietti.

Letizia Battaglia
La bambina lavapiatti: non è mai andata a scuola 1979 Monreale© Letizia Battaglia

 

La mostra che si svolge con un percorso tematico che riguarda la cifra stilistica della fotografa, tocca gli argomenti che questa ha messo in primo piano. Sono opere, molte delle quali non viste, che mostrano le circostanze politiche e sociali nelle quali sono state scattate. Oltre a quelle delle situazioni politiche che sono la cifra stilistica della Battaglia, ci sono quelle della critica sociale che ha sempre evitato di essere piena di luoghi comuni, mettendo in luce i supposti della cultura contemporanea, Il suo sguardo sempre critico è volto ai bambini, donne e animali, nonché alla vita contemporanea della sua città natate, cioè Palermo.

 

Letizia Battaglia
Vicino alla Chiesa di Santa Professa 1991© Letizia Battaglia

Da tutto ciò nasce un ritratto di Letizia Battaglia (mai cognome fu più indicativo) di una donna che è stata sempre controcorrente, curiosa e interessata di quello che osservava, ma anche di quello che la incuriosiva. Come dichiarato dalla stessa “La fotografia l’ho vissuta come documento, come interpretazione e come altro ancora…..”. “L’ho vissuta come salvezza e come verità”. E’ nota in genere per aver documentato i fatti della mafia, dagli ultimi omicidi e intrighi di partito, come quelli di Falcone e Borsellino, ma anche di Piersanti Mattarella, e della povertà, della rivolta delle piazze, sempre osservando con partecipazione, ma anche sguardo distaccato.

Letizia Battaglia
Il poeta Edoardo Sanguinetti durante una Pausa del convegno: Il senso della letteratura
ospitato al Grand Hotel delle Palme1984 Palermo © Letizia Battaglia

Letizia Battaglia ha fotografato mettendo sempre in evidenza le proprie ideologie e opinioni circa la società, l’impegno politico, realtà discriminate, dalla violenza risultato delle guerre di potere, la condizione femminile. La curatrice Francesca Alfano Miglietti ha ricordato “Quelle che il progetto si propone di esporre del percorso di Letizia Battaglia, sono le “forme d’attenzione” qualcosa che viene prima ancora delle sue fotografie, perché Letizia Battaglia si è interrogata su tutto ciò che cadeva sotto il suo sguardo fosse un omicidio o un bambino, uno scorcio o un raduno, una persona oppure un cielo. Guardare à stata la sua attività principale, che si è “materializzata” in straordinarie immagini”. 

Letizia Battaglia
Il Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, democristiano, fratello del Presidente
della Repubblica Sergio Mattarella, è stato appena colpito a morte da killer mafiosi. ©
Letizia Battaglia.

Letizia Battaglia è stata una delle prime donne fotoreporter, è regista e ambientalista. E’ cofondatrice del centro di documentazione Giuseppe Imparato. E’ stata la prima donna europea a ricevere nel 1985 a New York il Premio Eugene Smith per la fotografia sociale. A San Francisco nel 1999 il premio The Mother Jhonson Achievement Life e nel 2007 Le viene consegnato il Germania il premio per la fotografia “The Erich Salomon Prize”.

 

 

Letizia Battaglia
Centro Internazionale di Fotografia Palermo © Marilù Balsamo

Nel 2009 a New York riceve il premio “New York Cornell Capa Infinity Award.” Sola donna inserita nel Nobel per Pace indicata dal Peace Woman Across The Globe, il New York Time la segnala come la donna più rappresentativa del 2017. Si è sempre battuta per la sue idee e i suoi scatti sono molto incisivi dei fatti svolti in Sicilia. Ha realizzato il suo sogno inaugurando a Palermo il Centro Internazionale di fotografia dedicato alla foto storica e contemporanea.

Savina Fermi

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