Io e Peter Pan

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Fino al 28 ottobre è in scena al Teatro Le Salette di Roma la divertente e originale commedia scritta da Silvestro Longo, Io e Peter Pan, che vede protagonista nel ruolo del personaggio che non vuole crescere, ma che in realtà è maturato, l’attore Andrea De Bruyn, affiancato dalla brava Francesca La Scala e da altre tre ragazze una più matta dell’altra. La regia è firmata da Cristiano Vaccaro.

Fino al 28 ottobre è in scena al Teatro Le Salette di Roma la divertente e originale commedia scritta da Silvestro Longo, Io e Peter Pan, che vede protagonista un Peter Pan che poi non è così Peter Pan, come uno si aspetta. Di solito chi è preda della sindrome di Peter Pan non vuole crescere ma rimanere sempre bambino. Scappa di fronte alle responsabilità e non affronta mai la vera realtà per diventare un uomo maturo. Elementi che non ha il protagonista di questa commedia, anzi il contrario, poiché sembra che la situazione si sia capovolta in quanto lui vorrebbe prendersi le sue responsabilità, fidanzarsi con le donne che conosce, avere normali relazioni, ma sono questa volta le donne a scappare, ad allontanarsi da lui, sembrando tutte schegge impazzite, una più matta dell’altra.

Lui nel corso della pièce racconta un po’ quella che è stato il suo rapporto con le ragazze avute: ha conosciuto per prima una studentessa che, dopo un mese di relazione, decide di andare a Londra per perfezionare la sua tesi in scienze politiche. Egli rimane piccato perché avrebbe voluto partire con lei, che ha fatto capire che però che lì è attesa da un bellissimo uomo biondo che l’aiuterà per la tesi ma non solo.

E la storia finisce lì. Ne comincia un’altra: mentre sta seduto ad un tavolino di un pub a preparare alcuni articoli avvalendosi del computer portatile – il protagonista è un giornalista agli inizi della sua carriera – viene avvicinato da una coppia di fidanzati in crisi che si siedono con lui allo stesso tavolo: ma parlano, discutono, tanto che lui non riesce a concentrarsi. Lei è una grafica fa dei bozzetti, dei quadretti e rimane affascinata dal nostro protagonista.

Così ha inizio un’altra storia: lui la ospita a casa sua, ma sono più le volte che se ne va, che quelle che ritorna e forse si rimette con l’ex fidanzato. Non sa neanche lei quello che vuole. Una terza storia l’ha con una direttrice di un negozio di moda, dove lui era andato a comprare una camicia. Anche questa sembra non andare bene, così come la ragazza che scrive libri di favole e un avvocatessa separata dal marito, tutta sexy e pazzia. Povero Peter Pan.

Ma è davvero lui Peter Pan o sono queste donne così strane le vere Peter Pan della situazione? La storia è decisamente originale e fuori dagli schemi con un Peter Pan decisamente cresciuto pronto a ripercorrere tutta la sua carriera per far riflettere ed insegnare il giusto modo per rapportarsi alla vita.

 

Io e Peter Pan è decisamente divertente e si regge tutta sulle spalle del bravissimo e pazientissimo Andrea De Bruyn, il “cresciuto” Peter Pan che deve combattere con quattro donne, una per volta per carità sennò ci sarebbe ancor di più da impazzire, differenti per carattere e midi di pensare. Ma alla fine vincerà lui: al termine di questo accidentato e travolgente percorso, quando tutto sembra compromesso andando verso una condanna di totale colpevolezza, ecco che bussa alla porta del protagonista qualcuno, e questa volta non è una donna, a prendere le sue difese. Chi è?

Lo scoprirete venendo a teatro. Di Andrea De Bruyn abbiamo parlato: bravissimo, è quasi sempre in scena e anche in questo lavoro si dimostra un validissimo attore. Brave anche le ragazze che nel corso della pièce fanno impazzire il protagonista: Cinzia Greco è la studentessa, Chiara Cincis è la grafica, Stefania Capece è la direttrice di un negozio di moda, Antonietta D’Angelo è la scrittrice di favole di libri, Francesca La Scala è l’avvocatessa nonché la voce al telefono della mamma del protagonista che più di una volta lo chiama per parlare con lui. E poi ci sono Nicola Di Lernia, il famoso personaggio misterioso che bussa alla porta del protagonista, mentre Valerio Riondino è il fidanzato della grafica. Io e Peter Pan, una commedia molto godibile per tutta la famiglia, ma questa volta adatta ad un pubblico femminile, per far capire che alcune volte anche le donne possono avere una “sindrome di Peter Pan”. O no?

Giancarlo Leone

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