Non si butta via niente: risate garantite con Marco Falaguasta

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É in scena fino al 21 gennaio al Teatro Golden di Roma il nuovo spettacolo che vede protagonista Massimo Falaguasta, da lui stesso scritto con Tiziana Foschi (anche regista del divertente spettacolo), Alessandro Mancini e Giulia Ricciardi ed intitolato Non si butta via niente. Con Falaguasta in scena, Marco Fiorini, Claudia Campagnola e Valeria Nardilli.

Ancora pochi giorni, fino al 21 gennaio, per vedere al Teatro Golden di Roma il nuovo spettacolo che vede protagonista Massimo Falaguasta, da lui stesso scritto con Tiziana Foschi (anche regista del divertente spettacolo), Alessandro Mancini e Giulia Ricciardi ed intitolato Non si butta via niente.

 

Quante risate, si ride dall’inizio alla fine, cento minuti di alta comicità, uno spettacolo esilarante e surreale che mette in risalto varie questioni articolate, su cui il pubblico è quasi sempre d’accordo, tra il racconto in prima persona fatto dallo stesso Falaguasta e i vari personaggi che animano la piazza di fronte ad un palazzo, dove abita lo stesso Falaguasta, ricostruito a regola d’arte dalla regista Tiziana Foschi, personaggi che abitano in quel palazzo ma che transitano anche per quella piazza.

Intorno al protagonista, seduto su una panchina con il suo cagnolino “Molletta”, per la verità un po’ stitico, ruotano variegati personaggi, quasi usciti da un film di Carlo Verdone: c’è lo stimato ingegnere Marco Fiorini, come sempre ottimo attore e valida spalla di Falaguasta, che, spinto da una strana moglie affetta da shopping compulsivo, abbandona mobili vicino ai cassonetti, sperando di non essere visto;

C’è poi una giovane e bella prostituta un po’ naif ed estrosa, ma anche riflessiva, Valeria Nardilli, che colleziona vari tipi di arie, imprigionandole in barattoli di vetro; c’è anche una netturbina, colta e dall’animo poetico, interpretata da Claudia Campagnola, che fa in continuazione battute ad hoc e raccoglie pensieri sulla carta che trova buttata nei secchi dell’immondizia.

Il motivo dominante della serata è la realtà quotidiana che tutti noi viviamo e che ironicamente viene mostrata nelle sue angolazioni più grottesche ma di grande impatto emotivo. La pubblicità unita ormai alla regole del consumismo, è il clou della storia. Nella società di tutti i giorni, dove i pubblicitari ti impongono di comprare certi prodotti sennò non sei all’avanguardia, si finisce per accumulare tanti oggetti inutili, con la corsa spasmodica all’acquisto di ciò che oggi sembra nuovo, ma già domani sarà vecchio, inutile e allora c’è il forte bisogno di circondarsi del superfluo.

Le assurdità del quotidiano, private di quel che dovrebbe essere il naturale tempo dell’attesa, acquistando di tutto in un tentativo consolatorio che può essere però anche drammatico. Tutto ciò finisce con il produrre una quantità smodata di immondizia, destinata ad aumentare il già grosso problema presente nel nostro pianeta. In evidenza poi gli aspetti psicologici sia del venditore che del potenziale acquirente.

Vengono fuori divertenti realtà come la vendita “porta a porta” dell’uomo del Folletto, l’approccio super invadente del commesso del grande centro commerciale che vuole per forza venderti il televisore ultimissimo modello con il 3D incluso e che poi, dopo un po’ di mesi, cerca di vendere allo stesso cliente un modello ancora più sofisticato di tv, disprezzando quello vendutogli tempo addietro (esilarante questo sketch fra Fiorini che fa il commesso e Falaguasta l’acquirente). Ma c’è di più: la corsa contro il tempo che tutti noi abbiamo in questi ultimi tempi, allontanandoci dai piaceri della vita come quella di gustarsi un caffè con la classica moka come ai vecchi tempi e non con le famigerate cialde. Non poteva poi mancare il difficile districarsi tra incomprensibili e delle volte umoristiche istruzioni giunte nelle nostre case di chi vorrebbe, da bravo cittadino, fare la differenziata per dividere la “monnezza” tra carta, umidi, plastica e chi più ne ha più ne metta.

Non si butta via niente, uno spettacolo indubbiamente imperdibile, è un piacevole e divertente viaggio tra realtà, surrealismo, comicità ed ironia, un interessante “osservatorio” visto dagli occhi di quattro magistrali attori, che tengono sempre desta l’attenzione del pubblico, diretti da una regista surreale, sulle righe e molto “crazy”, Tiziana Foschi, che mette in scena vari generi in uno spettacolo molto originale, esilarante che non delude nessuno, anzi. Da vedere.

Giancarlo Leone

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