A teatro va in scena con Vittorio Sgarbi Leonardo

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Solo per cinque sere, dal 10 al 14 ottobre, al Teatro Olimpico di Roma  è andata in scena la nuova “lectio magistralis” sul grande genio Leonardo. A farla Vittorio Sgarbi, molto seguito da una platea molto attenta e amante della cultura.

Leonardo da Vinci è la perfezione dell’incompiutezza, un vero genio che tutto il mondo invidia da secoli all’Italia, capace di cimentarsi in ogni tipo di arte, dalla pittura alla musica. “Quando Leonardo capiva che l’opera parlava, per lui non c’era più bisogno di portarla a compimento”, ha detto Sgarbi durante il suo spettacolo.

 

Oltre a darne spiegazioni e illustrazioni, con sue personali interpretazioni, Vittorio Sgarbi ha spiegato attraverso letture e commenti anche la visione che ne ebbe il Vasari.

 

La sua imperfezione, ma anche impazienza, lo portavano non solo a cimentarsi, con egregi risultati spesso umilianti per chiunque provasse a fare un terzo delle sue attività, in diverse arti, ma anche a non terminare la maggior parte dei suoi lavori dopo averli pensati o solo iniziati. Leonardo spaziava con disinvoltura dalla pittura al disegno, alla progettazione. Dalla costruzione di strumenti, come una lira in argento che costruì per il Duca Francesco I, alla esecuzione di brani musicali. O alla recitazione di versi in rima, fino alla scultura, scatenando spesso l’ira e l’invidia di tanti artisti, musicisti e pittori”.

Leonardo, uno spettacolo avvincente, tre ore ricche di cultura, dove Sgarbi non ha mai perso il filo del discorso e il ritmo. E anche il pubblico si è appassionato ai suoi racconti, quando il critico d’arte ha illustrato le tantissime opere di Leonardo, offrendo anche una serie di parallelismi interessanti con i suoi contemporanei, ma anche con chi è venuto dopo di lui e ha cercato di imitarlo.

Leonardo, uno spettacolo imperdibile nel quale i racconti di Sgarbi sono stati intervallati dalle performance musicali del musicista e violinista Valentino Corvino, che per l’occasione ha composto brani ad hoc. Non sono mancate, ovviamente, illustrazioni delle pitture tra le più famose al mondo: dal primo disegno che ritrae Le cascate delle Marmore, alla Annunciazione, dalla Madonna delle Rocce al Cenacolo, per arrivare alla Gioconda e a La donna con l’ermellino.

Vittorio Sgarbi continuerà ad occuparsi di arte, portando in palcoscenico i più grandi pittori e scultori. Iniziò con Caravaggio, poi con Michelangelo e ora con Leonardo. Nel 2020 sarà la volta di Raffaello e poi nel 2021 Dante. E siamo sicuri che ci sarà sempre una vasta platea a seguirlo.

Giancarlo Leone

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