Ghione, il teatro del cuore, presenta il cartellone 2018/2019

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Una emozionatissima Roberta Blasi sostenuta nella sua fatica dal bravo Ercole Palmieri, ha presentato il cartellone della stagione 2018/2019 del teatro Ghione, definito “Teatro del Cuore” in ricordo di un ragazzo stroncato appunto da una malattia di origine cardiaca, triste avvenimento che ha lasciato vivo il ricordo tanto in Roberta, sua zia, che in tutto lo staff del Ghione.

Prima della simpatica illustrazione del cartellone, alla quale hanno coralmente partecipato praticamente tutti gli attori che andranno in scena dal 20 settembre 2018 al 19 maggio 2019, Francesco Fedele, cardiologo, ha illustrato il perché di un altro motivo per il quale il teatro di Via delle Fornaci è da definirsi come “teatro del cuore”: è forse uno dei primi teatri ad avere a disposizione un defibrillatore, da usarsi nel caso in cui qualcuno ne avesse bisogno.

 

A questa particolare caratteristica si aggiunge il fatto che, ormai da alcuni anni, che il Ghione è un teatro all’interno del quale anche i sordomuti possono seguire le manifestazioni teatrali grazie all’uso del linguaggio Braille.

Vasto e molto variegato il repertorio annunciato: si va dal 20 al 22 settembre al con “Sei lezioni di danza” in cui dodici attori collaboreranno con il pubblico nell’insegnamento della danza, ad esibizioni in concerto con musiche di Lucio Battisti e Lucio Dalla

(Semplice Lucio, 27/30 settembre); non mancano lavori divertenti come “Gente di facili costumi”, un lavoro che fu di Nino Manfredi

(16/28 ottobre ) o classici del genere pirandelliano quali “Il Berretto a sonagli“, con Gianfranco Jannuzzo (30/10al11/11); spazio anche ad “Un autunno di fuoco”, con la brava ed intelligente Milena Vukotich (16/25 novembre) ed a opere oniriche del genere di “Giro di vite” (27/11/9/12).

 

La danza la farà da padrona dal 11 al 16 dicembre con un lavoro tratto da Prokofiev, “Pierino e il lupo” che vedrà interpreti danzatori del calibro di Luciana Savignano e Denis Ganio, mentre alla magia è dedicata quella che viene definita “La notte dei miracoli”, cioè Abracadabra, che vedrà impegnati alcuni tra i migliori maghi del circuito internazionale.

Pietro De Silva e Francesco Procopio saranno gli interpreti di “A che servono questi quattrini“, una riflessione in chiave poetica sul valore intrinseco del denaro (29/12 al 13/01/2019); a seguire

Baciami James” di Robert Farquhar con i bravissimi Franco Castellano e Nathalie Caldonazzo (15/20gennaio) e quindi, dal 22 al 27 gennaio un giallo, “L’idea di ucciderti” con Fabio Sartor e Catererina Murino.

Il 26 febbraio torna Pirandello: Claudio Boccaccini dirige Felice Della Corte ed Alessia Navarro in “Il fu Mattia Pascal” che resterà in palcoscenico fino al 3 marzo per lasciare poi spazio ad un impegnato “Se questo è un uomo“, riflessioni di Primo Levi sulla tristezza umana, che terminerà il 10 marzo successivo.

William Shakespeare sarà in scena dal 12 al 17 marzo con la sua “Romeo e Giulietta” per la accorta regia di Selene Gandini (interpreti da definire ) mentre dal 19 al 31 marzo un divertente lavoro di Roberto Skerl, “Que serà“ vedrà impegnati in palcoscenico Paolo Triestino, Edy Angelillo e Giancarlo Ratti al quale lavoro farà poi seguito, dal 4 al 14 aprile una bella piece di Beckett, “Aspettando Godot“, per la regia di Maurizio Scaparro.

Guido Marini interpreterà se stesso in chiave “magica“ coadiuvato da Isabella Zanivan in “Disguido in Disillusion“ una panoramica sull’illusionismo e la magia.

Ultimi in cartellone ma non ultimi per valore, andranno in scena, dal 2 al 12 maggio sia Milena Miconi che Francesco Procopio con

Basta che c’è l’amore“ ed il lavoro scritto ed interpretato da Roberto D’Alessandro dal titolo “Sud” che il 19 maggio chiuderà le esibizioni ed il cartellone del fascinoso teatro che fu della mai dimenticata Ileana Ghione e che ora, con tanti sacrifici, riesce a reggere bene tutte le stagioni teatrali malgrado la indifferenza degli enti addetti ai finanziamenti del teatro.

A latere del cartellone classico appare il caso di segnalare altre utili azioni intraprese dalla direzione del Ghione, tra le quali quella di mettere a disposizione la sala ed il foyer per iniziative di carattere privato e/o quella di consentire a chi vorrà assistere alle rappresentazioni di accedere ad un gustoso apericena nella saletta interna o anche di festeggiare un compleanno in compagnia degli interpreti di una commedia in corso di rappresentazione.

Da segnalare infine che continua la preziosa opera di investimento sui giovani con il Laboratorio Teatrale che Selene Gandini dirige con la consueta passione ed operosità al fine di diffondere la cultura teatrale all’interno di una categoria che via via sta spengendo il proprio interesse per l’arte del teatro intesa nel senso più ampio di quell’attività umana che tende a dar vita a forme di creatività e di espressione.

Andrea Gentili

 

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