Brutti weekend quando prevalgono falsità e ipocrisie

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Al Teatro Parioli di Roma,fino al 15 aprile, è in scena la brillante e divertente commedia del drammaturgo canadese Norm Foster, Il più brutto weekend della nostra vita, che vede protagonisti quattro validi attori: Maurizio Micheli che, oltre ad essere in scena, adatta e cura la regia della pièce, Antonella Elia, Benedicta Boccoli e Ninì Salerno.

Qui si prendono di mira luoghi comuni e sfumature di relazioni solo in apparenza solide del genere umano come la convivenza tra uomo e donna e le amicizie quotidiane, trasformando rapporti che molti ritengono sacri in un terreno di scontro e di vendetta dove ad avere la meglio prevarranno sentimenti come l’antipatia, la mancanza di stima, l’indifferenza e il disprezzo verso il prossimo, fino ad arrivare all’odio più totale e feroce.

 

I quattro protagonisti de Il più brutto weekend della nostra vita, due coppie apparentemente innamorate, non si vogliono bene, per l’appunto, e non si stimano, si detestano e nutrono ognuno nei confronti degli altri una forma di intolleranza e di insofferenza trattenute a stento. Credono di innamorarsi, ma non si innamorano, pensano di divertirsi ma si annoiano, vorrebbero cambiare vita ma non ci riescono. La verità è che nessuno tra loro ama chi crede di amare e senza rendersene conto vivono una vita dominata da un’unica passione: quella per sé stessi. E l’amore-odio che regna tra le coppie, il fulcro attorno al quale si sviluppa la vicenda facendo sì’ che si rida proprio sui danni provocati, poiché l’amore non è mai un sentimento a sé stante, facendo affiorare tutte le verità, le bugie, i non detti.

In questa confusione di sentimenti, prevale Maurizio Micheli che trova un degno gregario in Ninì Salerno e risultano all’altezza anche le due belle e brave protagoniste femminili, Benedicta Boccoli e Antonella Elia. La coppia formata da Ninì Salerno e Antonella Elia invita, per vantarsene, nella propria nuova lussuosa villa la coppia di amici formata da Maurizio Micheli e da Benedicta Boccoli che invece mettono alla berlina i proprietari. Trovano la villa arredata male, alcuni mobili poi non sono per niente d’antiquariato come vogliono far credere. Essendo però Salerno e la Boccoli amanti, decidono di rivelarlo ai rispettivi coniugi ma nel secondo atto, ambientato due anni dopo, le nuove coppie (Micheli ora è il compagno della Elia e Salerno della Boccoli) nuovamente infelici, daranno vita ad ulteriori rimescolamenti che scateneranno il divertimento del pubblico, fino al finale a sorpresa.

Bella la scenografia di Lorena Curti che propone l’interno del salotto moderno ma lussuoso della villa, dalla cui vetrata si intravede il parco ed in particolare il campo da tennis, riprodotto in una grande gigantografia. Informali per gli uomini e più eleganti per le donne i costumi di Martina Piezzo.

Il più brutto weekend della nostra vita, uno spettacolo dove si ride tanto, imperdibile perché se è vero che l’amore può far sognare con le sue emozioni, le sue sfumature più o meno romantiche, l’odio, al contrario, quando non provoca tragedie irreparabili, può fare molto ridere.

Giancarlo Leone

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