La forma dell’acqua di Guillermo del Toro

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The Shape of Water, in italiano La forma dell’acqua è candidato ad un mare di Oscar. Ed è il più bel film che ci ha incantato negli ultimi tempi. Non è un’affermazione personale, visto che il lavoro ha già conquistato non solo il Leone d’Oro a Venezia 74 ma anche il premio come miglior film ai Critics’ Choice Awards e, lo stesso riconoscimento, ai Producers Guild of America Awards oltre alle 11 candidature all’Oscar.

 

Insomma, il regista Guillermo del Toro, dà un’ennesima dimostrazione di come sappia raccontare storie che riescono ad incantare una platea mondiale con la profonda bellezza dei suoi contenuti e delle sue immagini.

 

La forma dell’acqua, assolutamente un must da vedere, sarà in sala da noi, come regalo di San Valentino, il 14 febbraio con la 20th Century Fox, perché, The Shape of Water, con i suoi due Golden Globes (miglior regista e colonna sonora ad Alexandre Desplat), i quattro Critic’s Choice, e le sue 11 candidature agli Oscar, è una favola che vi farà sognare.

Questa storia d’amore, ambientata negli Stati Uniti durante i primi anni della Guerra Fredda, ha incassato, nelle prime 8 settimane di programmazione, ben 37,7 milioni di dollari e 167 mila dollari nel primo weekend.

 

In questo film ognuno troverà, in ordine sparso, quello che più apprezza dalla musica al fantasy passando per il mistero ed il fumetto noir. Nel cast tutto all’ennesima potenza vediamo Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg ed Octavia Spencer.

Siamo a Baltimora, in un laboratorio del governativo, dove, gli americani combattono la guerra fredda e dove, segretamente, è racchiuso un misterioso uomo-pesce. Nel laboratorio lavora anche Elisa(Sally Hawkins), una donna muta che insieme alla sua amica afroamericana Zelda, si occupa delle pulizie, Giles, il suo vicino di casa è invece  discriminato sul lavoro perché omosessuale.

Un giorno Elisa scopre una creatura anfibia, un uomo pesce, estremamente sensibile ed intelligente. Rinchiusa nel suo mondo fatto di silenzio e di solitudine, si innamora, di quel mistero capace di vivere tra acqua e aria. E, anche la strana creatura sembra ricambiarla.

 

 

Architetto di sogni impossibili, il regista messicano Guillermo del Toro, rinnova le affinità, che gli esseri umani hanno con il mondo marino. Sospeso tra le nevrosi terrestri della Guerra Fredda, l’irriducibile paura del diverso, e le magnifiche iridescenze acquatiche, La forma dell’acqua ci regala un nuovo continente, sospeso tra mare e terra….Di più non vi diciamo perché questo è un lavoro che non va raccontato ma visto…

 

Allora non dimenticate, The Shape of Water molto meglio di un mazzo di rose o di una scatola di cioccolatini….dal 14 febbraio in sala con la Fox. E … buon San Valentino

Mariangiola Castrovilli

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