La musica di Harry Potter in concerto

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Dopo il successo di Harry Potter e la Pietra Filosofale in Concerto, l’Orchestra Italiana del Cinema è tornata all’Auditorium della Conciliazione dal 1° al 3 dicembre scorsi per accompagnare il secondo film della saga di J.K. Rowling, Harry Potter e la Camera dei Segreti.

Diretta nuovamente dal Maestro Justin Freer, con una formazione di 80 musicisti, l’orchestra ha allietato il pubblico romano per quattro spettacoli dal 1° al 3 dicembre 2017. Secondo volume della saga di Harry Potter, la Camera dei Segreti (2002, Warner Bros) è nuovamente diretta da Chris Columbus.

 

La giovane età dei protagonisti, insieme alle scelte del regista, permettono che la storia del giovane Harry Potter rimanga ancora avvolta da atmosfere che ricordano un classico per ragazzi, pieno di avventure e sorprese, e in cui la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts cattura l’immaginazione e il senso di meraviglia degli spettatori, grandi e piccoli, rendendo il film, a distanza di anni, ancora un perfetto intrattenimento per le famiglie.

Di famiglie infatti, come di gruppi di fan adulti, era piena la platea di questo evento particolare, che nonostante le dimensioni straordinarie ricorda un poco gli inizi della storia del cinema, in cui i film muti venivano accompagnati da musica suonata dal vivo o con un grammofono. In questo caso, però, l’orchestra accompagna la visione di un film sonoro, sostituendo sostanzialmente la traccia della colonna sonora, anche stavolta composta da John Williams.

Nelle scene in cui la musica accompagna i dialoghi, l’orchestra entra piano e dà profondità alle stesse, evidenziando i momenti importanti; altre volte, invece, l’accompagnamento musicale sovrasta la traccia sonora del film, al punto da trasformarne la visione in una esperienza completamente nuova.

 

In particolare, l’accompagnamento dal vivo amplifica il coinvolgimento delle scene di azione che, nonostante ormai note (si pensi al rocambolesco viaggio di Harry e Ron verso Hogwarts a bordo della Ford Anglia celeste), tornano a mozzare il fiato come durante la prima visione.

 

Risultano sorprendentemente memorabili anche le scene di esplorazione dell’ambientazione: la musica dal vivo, in questo caso, determina in modo definito e imprenscindibile l’atmosfera e il tono. Molto degno di nota, in questo caso, il brano dedicato a Notturn Alley, con i bassi e gli strumenti a percussione che rendono perfettamente i pericoli nascosti nel vicolo del malaffare del Mondo Magico.

La musica caratterizza non solo le atmosfere, ma anche i personaggi: notevoli le entrate in scena, in questo senso, del perfido Lucius Malfoy (Jason Isaacs), dell’inaffidabile Gilderoy Allock (Kenneth Branagh), o ancor di più del benevolo Albus Silente, qui rappresentato per l’ultima volta sullo schermo da Richard Harris.

 

È di Allock però la scena divertente alla fine dei titoli di coda, i quali in questo caso sono non tanto da vedere quanto da ascoltare: è proprio in questo momento che l’orchestra ha, infatti, la possibilità di esprimere senza più limiti la magnificenza della colonna sonora di John Williams.

La piacevole atmosfera creata dall’Auditorium per questo evento è arricchita anche da riproduzioni di oggetti di scena e di attori vestiti da studenti di Hogwarts e dal guardiacaccia Hagrid nel foyer, pronti a essere immortalati in scatti ricordo.

In generale, un evento in grado di offrire una visione unica e originale di film ormai classico e di dare anche, con questo, spazio alla musica dal vivo.

Un’ottima occasione per i fan per celebrare la saga nel periodo che più si presta alle liete atmosfere della Scuola di Magia di Hogwarts, quello natalizio.

Harry Potter e la Camera dei Segreti – In Concerto arriverà anche a Milano, al Teatro degli Arcimboldi, il 27 e 28 dicembre.

Livia Blasi

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