Segreti di famiglia al Vittoria

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Al Teatro Vittoria è in scena un lavoro estremamente interessante ed avvincente: stiamo parlando di Segreti di famiglia, di Enrico Luttmann, messo in scena dalla compagnia stabile Attori&Tecnici ed egregiamente interpretato da Viviana Toniolo e Stefano Messina, per l’attenta regia di Marco Maria Casazza.

La piace fondamentalmente ha una natura drammatica, ancorché venata da punte di acuminata ironia, che la rendono più agrodolce e intrisa anche da alcuni bei momenti di forte romanticismo.

Una storia attuale, che riesce a toccare temi di grande attualità, proposta al pubblico con una naturalezza che ne esalta l’intensità.

Grazia è una donna un po’avanti con gli anni, il figlio Adamo fa l’autore teatrale, prestato alle soap televisive. Il padre, purtroppo è sparito molti anni prima, attratto da una ragazza giovanissima.

Il figlio va a trovare la madre e l’incontro fa venire a galla i primi segreti: Grazia si scopre essere gravemente malata, quasi allo stadio terminale. Adamo, da parte sua, confessa alla madre di essere gay nonché innamorato di un suo compagno di infanzia, che però non ne vuole sapere di lui. Addirittura si è sposato!

Dai dialoghi emergono ricordi, momenti poetici, come il racconto del primo incontro di Grazia con il futuro marito: il primo bacio e il lancio in mare di una bottiglia con un frase romantica affidata ad un biglietto.

Entrambi dotati di un forte carattere, madre e figlio si scontrano più volte, ma il reciproco amore avrà sempre e comunque il sopravvento. Fino alla fine! Adamo scoprirà pure che il padre aveva scritto più volte, ma la madre non aveva mai risposto. Grazia viene a sapere che Adamo ha cercato il padre e che si sono sentiti. E così avverrà anche un nuovo incontro tra marito e moglie.

Purtroppo il male è inesorabile e Grazia decide di “scegliere” quando, come e… con chi morire!

La particolarità della pièce consiste nella narrazione della storia, affidata al figlio in forma di fil rouge, a collegare tutta una serie di intense scene, raccontate come una serie di flash-back.

 

Il risultato è di grande livello. Viviana Toniolo si ritrova perfettamente a suo agio nel ruolo della madre un po’ scorbutica e allo stesso tempo affettuosa, dotato di uno spiccato senso dell’humour che a volte si rivela tagliente e caustico. Una interpretazione notevole!

 

Stefano Messina è bravo, come sempre! Elegante, padrone della scena, autorevole.

La regia è nel complesso attenta, puntuale e ben curata, anche nella sapiente scelta delle luci.

Nel complesso, uno spettacolo che consigliamo vivamente. Ne vale la pena!

Salvatore Scirè

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giornalista e fotografo – commediografo e regista teatraleLaureato in Giurisprudenza, ha studiato lingue straniere e musica. In campo giornalistico si è occupato di vari temi, ma ha sempre prediletto il reportage geografico, formando testi e foto e pubblicando su importanti testate nazionali.E’ autore di tre libri fotografici: Roma nel cuore (Rizzoli Editore l982, prefazione di Carlo Lizzani) Gargano spettacolo della natura (Ed. Magnus 1987, prefazione di Nantas Salvalaggio) Roma colori del tempo (Il Capitello 1989 - II ediz. 2000 - prefazione di Giulio Andreotti). Ha pubblicato il saggio umoristico Donne... maneggiare con cura! (Liux Edizioni 2012)Da 22 anni scrive per il teatro come commediografo; da 16 anni si occupa anche di regia teatrale. Ha scritto una ventina di commedie, tra cui Professione separata! Ciao papà, ti presento mia madre!Cocktail di scambi; C’è un morto giù in cantina!

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