E’ meglio che faccia da solo – Antonello Costa

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Il protagonista è Antonello Costa, che dopo lo spettacolo dello scorso 30 agosto, replica stasera nella Rassegna romana All’Ombra del Colosseo con E’ meglio che faccia da solo. Visum ha intervistato l’eclettico attore comico.

Proprio quest’anno Antonello Costa, a 47 anni suonati, festeggia i suoi 30 anni di carriera. Un bel traguardo. Nella passata stagione teatrale, appena terminata, ha portato in scena al Teatro Manzoni di Roma, Non ci posso credere, proprio per festeggiare la sua gloriosa carriera. Stasera, invece, dopo il primo spettacolo andato in scena lo scorso 30 agosto, replica nella Rassegna romana All’Ombra del Colosseo il suo E’ meglio che faccia da solo.

Ormai Antonello Costa ci ha abituati molto bene. Quando c’è lui in scena lo spettacolo è una garanzia e non si prendono fregature. E per chi ci sarà, lo vedrà stasera all’opera con il suo divertente spettacolo nella Rassegna All’Ombra del Colosseo, che quest’anno è arrivata al prestigioso traguardo della 26° edizione. Visum, per l’occasione, ha intervistato Antonello Costa.

Antonello, contento di questo ritorno a Roma?

Per me fare spettacoli a Roma è sempre un piacere. Ormai sono un siculo trapiantato nella Città Eterna, sono un romano d’adozione, essendo nato ad Augusta, la stessa cittadina dove è nato Fiorello. E sono molto contento di tornare All’Ombra del Colosseo, l’unica Rassegna comica romana che può vantare al suo attivo 26 edizioni”.

Che spettacolo è E’ meglio che faccia da solo?

Quest’anno l’ho già proposto All’Ombra del Colosseo lo scorso 30 agosto e stasera, per chi se l’è perso, lo replico. Per chi mi conosce, non si discosta molto dagli altri proposti. E’ uno spettacolo certamente divertente, dove sempre cerco il coinvolgimento del pubblico, dove proporrò i miei personaggi più conosciuti con qualche altra novità. Una cosa è certa: la gente si diverte da morire e non se ne vorrebbe mai andare, rimarrebbe lì fino a notte fonda. Di questo non posso che esserne contento”.

In scena con lei chi c’è?

Come al solito ci sarà mia sorella Annalisa, sempre più brava, e poi l’attore Pierre Bresolin. Non mancheranno i balletti, quattro brave ragazze, con le coreografie di mia sorella”.

Propone personaggi, macchiette, ogni volta tante identità

Sì, mi piace interpretare i miei personaggi, tantissimi: Don Antonino, Tony Fasano, il salsero, l’arabo Hamed. Ma ce ne sono veramente tanti. Li considero tutti miei figli

Tante identità, abbiamo detto. Ma chi è in realtà Antonello Costa?

Una persona molto fortunata, che svolge il mestiere che gli piace. Sono felice perché faccio il comico e mi esibisco sul palcoscenico, dove mi prendo tutto il tempo che voglio, cosa che, invece, non è possibile in televisione, dove i tempi sono strettissimi e si va sempre di corsa”.

Un bilancio della sua carriera?

Sono soddisfatto perché sto raccogliendo i frutti di un lavoro pieno di sacrifici e di studio. Ho sempre puntato molto sulla qualità dei numeri e delle battute. E ho avuto successo senza fare tanta televisione”.

30 anni di carriera e 30 anni che calca il palcoscenico. Ha ancora qualche sogno da realizzare?

Sì, una commedia musicale all’italiana, un vero musical. Ci si basa sempre sulla commedia musicale all’americana e vengono sempre proposti musical ‘made in America’. Di nostro non c’è nulla. Spero di realizzare quanto prima questo sogno”.

Giancarlo Leone

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